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Addio a Roberta Fiorentini, l’Itala di Boris

Mattia Torre scrisse per lei il personaggio più crudele di Boris, il più scarno, il più intriso di romanità, di cinismo trasteverino. Oggi, 25 Ottobre, alle ore 10 e 30, Roma le darà l’ultimo saluto

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Roberta Fiorentini è stata portata via ieri da un grave malattia ad appena settant’anni. La notizia della sua morte è ancora più dolorosa perché riapre la ferita per quella di Mattia Torre, la scorsa estate. Mattia scrisse per lei il ruolo più importante della vita, quello di Itala in Boris. Un ruolo che le dette una popolarità che lei stessa non si aspettava.

Una decina di anni fa, alla presentazione della terza e ultima stagione di Boris al Palladium di Roma, quando Roberta salì sul palco per salutare il pubblico fu travolta da un’ovazione belluina e dal grido della galleria: “Bevi Itala!” (che il personaggio, ecco, insomma, ci dava giù di bumba nel thermos). Lei mandava baci a tutti ad ampie bracciate, gli occhi tondi e profondi commossi, il cuore, come sempre, in piazza eppure nascosto. Mattia scrisse per lei il personaggio più crudele di Boris, il più scarno, il più intriso di romanità, di cinismo trasteverino, un po’ sora Lella, un po’ Nannarella, una che ha visto tutto e che sa che si sopravvive a tutto, tanto Roma resta sempre lì, uguale, meravigliosa e perfetta, passassero pure questi altri barbari di turno.

Roberta Fiorentini era figlia del grande Fiorenzo, attore, sceneggiatore e compositore, mostro sacro dello spettacolo italiano. Era stata fondatrice e docente della Scuola di teatro popolare a lui dedicata e aveva lavorato, tra gli altri, con Paolo Sorrentino in L’amico di famiglia (per poi ritrovarlo sul set della Magnesia scambiandolo per Alan Sorrenti), Maria Sole Tognazzi in Io e lei e, infine, con Marco Risi ed Enrico Vanzina in Natale a 5 stelle.

La famiglia ha diffuso una nota in cui dice che Roberta “se n’è andata prematuramente dopo una fulminea e impietosa malattia, inaspettata e implacabile che ha sconvolto parenti e amici. E sono loro, la mamma Lia, il figlio Martino e la sorella Monica, compagna d’arte anche lei, quelli che ora ne sentono la profonda e insostenibile mancanza“.

Oggi, 25 Ottobre, alle ore 10 e 30, Roma le darà l’ultimo saluto nel posto che le si addice, la chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Ma come tutti gli artisti veri (e come il caro, impareggiabile Mattia) continuerà a vivere dentro a chi l’ha amata. Per sempre.

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