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Cinema e casino il lungo idillio

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Sceneggiatori e registi di tutti i tempi sono sempre stati affascinati dal mondo dei casinò. I motivi di questa fascinazione non sono difficili da immaginare. L’ambiente del casinò è l’ideale per raccontare tante tipologie di storie, che rientrano nei diversi generi cinematografici. Probabilmente la maggior parte delle persone non ha mai messo piede in un vero casinò. Eppure l’immaginario collettivo è ricco di scene di casinò, rese popolari dal grande schermo: croupier, tavoli verdi, uomini in smoking, donne bellissime, rapine epocali.

Volendo scavare nel passato, una delle prime pellicole del genere è Cincinnati Kid del 1965, con Steve McQueen ambientato nel mondo del poker. Più famoso La stangata, con Paul Newman e Robert Redford, anche se qui più che con un casinò tradizionale abbiamo a che fare con un’agenzia di scommesse. Nel 1974 esce la prima pellicola che affronta il tema della dipendenza da gioco, intitolato The gambler e distribuito in Italia con il titolo 40.000 dollari per non morire.

Las Vegas la città dei giochi amata dai registi

Per i film ambientati nei casinò, vi è un set d’eccezione: la città di Las Vegas. Se quando pensiamo ai casinò la nostra mente vola lì, il film da vedere è Bugsy. La pellicola del 1991 infatti racconta proprio la nascita di quella che diventerà la città del gioco. E che prima era soltanto un luogo sperduto in mezzo al deserto del Nevada.

Las Vegas è lo sfondo irrinunciabile per tutta una serie di pellicole, che hanno lasciato un segno più o meno indelebile nella storia del cinema. Forse non tutti ricordano la commedia del 1992 Mi gioco la moglie… a Las vegas. Qui un giocatore di poker, baratta la sua ragazza in cambio dell’annullamento di un debito di gioco. Sicuramente rimasto nella storia, un film del 1995, intitolato semplicemente Casinò, valso un oscar a Sharon Stone. Il celebre lungometraggio di Scorsese con Robert de Niro e Joe Pesci è ambientato in un impero del gioco d’azzardo. Una storia di mafia, potere, denaro e amicizia.

Truffe e rapine il sogno proibito sul grande schermo

Quando si parla di film ambientati nei casinò non si possono non menzionare quelli che raccontano tentativi di truffe, come Sidney del 1996. Del 2008 è invece 21, pellicola cult per i giocatori di blackjack. Vi si narra la storia vera di un gruppo di studenti del MIT che sbancarono i casinò contando le carte.

La rapina al casinò è un tòpos cinematografico, e non si può non citare la trilogia Ocean’s di Steven Soderbergh. A partire da Ocean’s Eleven del 2001, remake di una delle prime pellicole ambientate nei casinò: Colpo Grosso del 1960. Questo film rappresenta appieno tutto l’immaginario collegato al mondo del casinò. La storia narra di una mega rapina organizzata da un gruppo di 11 personaggi. Un cast stellare, George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Andy Garcia, Julia Roberts, per citarne alcuni, ha reso questa commedia un cult del genere. La trilogia comprende Ocean’s Twelve del 2004 e Ocean’s Thirteen del 2007.

Altro tòpos narrativo di film ambientati a Las vegas, è la festa che finisce male. Sono diverse le black comedy in cui le vicende a un certo punto precipitano. È il caso di Cose molto cattive, 1998, in cui un gruppo di ragazzi festeggia un addio al celibato. Tra alcool e droghe i festeggiamenti finiscono in modo drammatico. Lo sballo è alla base anche di Paura e delirio a Las Vegas, dello stesso anno. In questo film gli imperdibili Johnny Depp e Benicio del Toro fanno un lungo viaggio psichedelico. Le cose si complicano anche nel film del 2009, Una notte da Leoni. Anche qui un gruppo di amici festeggia l’addio al celibato, e si risveglia in una suite di un casinò devastata e senza lo sposo.

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