Film da Vedere

The Untouchables – Gli intoccabili di Brian De Palma

Diretto da Brian De Palma e scritto da David Mamet, The Untouchables è uno splendido marchingegno, ben strutturato e altrettanto ben oliato. Eccellente il cast, con Kevin Costner, Sean Connery, Robert De Niro e Andy Garcia, e indimenticabili le musiche di Ennio Morricone. Premio Oscar a Connery e notevole successo al botteghino

Published

on

The Untouchables – Gli intoccabili è un film del 1987 diretto da Brian De Palma e scritto da David Mamet. Il cast annovera Kevin Costner nel ruolo dell’agente federale Eliot Ness, Sean Connery nei panni del poliziotto irlandese Jimmy Malone, Andy García, il giovane poliziotto italo-americano George Stone, e Robert De Niro nel ruolo del boss Al Capone. Il film è ispirato all’autobiografia di Ness, che aveva già dato vita in USA alla serie televisiva Gli intoccabili con Robert Stack. Per la sua interpretazione Connery vinse un Oscar come miglior attore non protagonista. Costner ottenne la parte per cui erano stati pensati anche Harrison FordMel Gibson e William Hurt. Per la parte di Capone, fu inizialmente pensato Bob Hoskins, ma il regista insistette per avere nella parte Robert De Niro. La pellicola divenne un notevole successo al botteghino, incassando 106 240 936 di dollari.

Sinossi

Durante gli anni del proibizionismo, un agente del Ministero del Tesoro americano, Elliot Ness, per combattere il crimine e riuscire a “incastrare” Al Capone, forma una squadra non ufficiale di agenti. Ne fanno parte un giovane tiratore, un poliziotto in pensione saggio e incorruttibile e un contabile. Due di loro ci rimettono la pelle, ma il gruppo degli “intoccabili” vince la sua battaglia.

Quando Brian De Palma nel 1987 si imbarcò nella realizzazione di questo film era reduce da due grossi flop commerciali (Omicidio a luci rosse, 1984, Cadaveri e compari, 1986) ed aveva estremo bisogno di un film “alimentare” per poter ritornare ad avere la considerazione, e quindi i denari, da parte degli Studios. Bene, questa è la premessa portante del progetto The untouchables, ma il risultato va ben oltre i dati di fatto, infatti la pellicola è galvanizzante, diretta con tanti richiami sonanti al grande cinema che fu, e con tante altre qualità che messe tutte insieme danno origine a un film dai tratti indimenticabili. Un film tutto da gustare, a partire dalle note di Ennio Morricone (un accompagnamento, il suo, in grado di far letteralmente volare le immagini e palpitare il cuore) che sottolineano i virtuosi titoli di testa, e un altro pizzico d’Italia proveniente dai costumi disegnati da Giorgio Armani. Poi c’è il film vero e proprio, diretto con eleganza (e Brian De Palma non rinunciò a prendersi tutti i suoi spazi, tanto da far lievitare il budget) e ricco di spunti, dai più classici (la polizia ordinaria che ha funzione di marionetta di fronte agli interessi dei potenti), per arrivare alla composizione e all’azione del ristretto team dei “buoni”, così diversi tra loro, e non solo per gli attori scelti, da amalgamarsi in modo perfetto. Ad assicurare il pregio, poi, ci sono svariate scene di culto: l’assalto a cavallo (che a livello di script non prevedeva i cavalli, altra grande idea in corso d’opera, quando si dice che il regista conta più di tutto); l’assassinio di Malone (qui la mano thriller di Brian De Palma raggiunge i suoi apici); l’agguato in stazione con la carrozzella come incomodo (grande tensione snervante, attesa che trae ispirazione niente di meno che da La corazzata Potemkin); infine, l’inseguimento sul tetto (omaggio ad Hitchcock soprattutto per la vorticosità della caduta). Forse solo sul finale si registra una lieve flessione, ma il faccia a faccia tra Kevin Costner e Robert De Niro ridesta velocemente le migliori sensazioni possibili e l’ultima battuta, fulminante leggera e spigliata, contribuisce a far chiudere un occhio (e lo si fa senza nessuna fatica).

Ness avrebbe dovuto essere interpretato da Mel Gibson, ma per concomitanze varie non fu possibile, Kevin Costner fu considerato acerbo, ma accettato di buon cuore (e con soddisfazione a fine riprese), seppur non a cuor leggero; invece per Capone Brian De Palma voleva a tutti i costi Robert De Niro, che però chiedeva troppi soldi per partecipare; la produzione propose Bob Hoskins (ottimo attore, ma non ci vuole un genio per capire che sarebbe stato tutto un altro film, nonostante Capone compaia poche volte). De Palma si impuntò portando tutta la produzione in blocco, ma alla fine ebbe la meglio; ma non finisce qui, De Niro si presentò a De Palma prima delle riprese e al regista sembrò assente ed incapace di inscenare l’istrionismo necessario per un personaggio così imponente; De Palma rimase scosso e molto preoccupato, ma quando all’inizio delle riprese De Niro si ripresentò era praticamente Al Capone anche nel tempo libero. Per la cronaca, il film ebbe un successo notevole, Brian De Palma si recò preoccupato alla prima proiezione in un cinema, quando arrivò fuori non c’era nessuno, sudore freddo istantaneo, ma quando chiese un biglietto alla cassa si sentì dire che la sala era tutta esaurita e che sarebbe dovuto passare alla proiezione seguente e con largo margine per poter vedere il film.

Commenta
Exit mobile version