FESTIVAL DI CINEMA

Torna il FondiFilmFestival, la manifestazione giunta alla 18esima edizione (16-22 Settembre)

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Il pubblico del FondiFilmFestival, e dopo diciassette edizioni possiamo ben affermarlo, è un pubblico attento ed appassionato ed è anche un pubblico che ama certamente il miglior cinema. Un pubblico anche paziente, di quelli cioè che possono dimenticare il cellulare e raggiungere Fondi e il suo festival non per caso, ma proprio perché lo desidera, perché lo vuole condividere. A Fondi ormai si lavora su un’idea di festival in grado di attirare autori, critici, appassionati, giovani. Insomma, un circolo virtuoso, dove si rilancia e si perpetua anche l’immagine del cinema italiano che, dalla realtà circoscritta di Fondi, aspira storicamente a propagarsi a livello nazionale. Fondi ormai rimane un punto di riferimento per il cinema italiano.

Intanto Marco Grossi, direttore artistico della manifestazione, giunta ormai alla sua diciottesima edizione, ripete che da Fondi non si avvertono e non si praticano ripensamenti radicali, ma di anno in anno si ridisegnano quelle che sono le linee e le esigenze del programma. Un merito che Grossi dice di riconoscersi è quello di essersi affidato, oggi, a più di un collaboratore, definendo così una linea assolutamente pluralista alla kermesse: “Spero sia un festival, e da qualche anno stiamo proprio lavorando in questo senso, capace di mescolare arte, cultura, spettacolo, come un po’ accade, ormai da anni, anche a Venezia, a  Cannes, a Locarno, a Torino“.

Una politica decisa che spinge il pubblico del Fondi a mettersi in fila e a seguire le serate. Poi certamente c’è la qualità e la varietà dei film scelti, ed è davvero forte l’attrazione per gli incontri che, sera dopo sera, portano sul proscenio di Fondi i professionisti del cinema italiano: attori, registi, produttori, sceneggiatori, tutti insieme per una chiacchierata rilassante ed intelligente, come quelle che riescono ad intavolare poi personalità quali Marco Grossi o Virginio Palazzo, che trainano da anni sulle loro spalle, logisticamente e amministrativamente, l’intero carico del Fondi. La kermesse batterà il suo ciak lunedì 16 Settembre alle ore 21 quando Marco Grossi darà il via all’incontro con lo scrittore e regista Ciro Formisano e con l’attrice Daniela Poggi, chiamati sul podio a parlarci del loro film, L’esodo, tratto da un romanzo dello stesso Formisano. Noi conveniamo che i festival sono fondamentali per il cinema, e quello di Fondi non fa eccezione, intanto perché per un periodo deputato catalizza l’attenzione di moltissimi, non soltanto dei cinefili; perché durante il festival, nella zona, si parla molto dell’evento, sono giorni speciali in cui a Fondi, e un po’ in tutta la zona pontina, si parla di cinema, si parla di autori, perché il cinema porta all’interno del festival stesso dei nomi, qualcuno magari non comunissimo per il grande pubblico, ma comunque ugualmente in qualche maniera conosciuto.

Quest’anno poi il festival di Fondi vedrà la presenza di Michele Placido, attore e regista tra i più importanti e popolari del cinema e del teatro italiano, a cui è dedicata una retrospettiva; si assisterà quindi alla proiezione di ben otto film che ne riassumono velocemente, in qualche maniera, il percorso che unisce l’attore e il regista: Pummarò, Un uomo per bene,  Meri per sempre,  Un eroe borghese,  7 minuti, Romanzo popolare, Il cecchino, Tre fratelli.

Gli incontri sul proscenio vedranno poi, nei giorni a seguire, il produttore Gianluca Arcopinto, la regista Wilma Labate, la regista e giornalista pontina Emanuela Gasbarroni, i registi Paolo Quaregna e Simone Godano, l’attrice e regista Morgana Forcella, l’attore Sebastiano Somma.

Dice Marco Grossi: “Siamo arrivati alla diciottesima edizione del nostro festival e la passione, nonostante i travagli, rimane sempre intatta. Nonostante gli anni che passano manteniamo innata questa freschezza per fare del Fondi sempre di più il festival e la manifestazione che si identifichi appieno nella storia del cinema italiano”.   

Il Dolly d’oro, infine, cifra stilistica del cinema di Giuseppe De Santis, e che ogni anno l’associazione dedica ad un promettente regista, quest’anno indicherà Ciro D’Emilio ed il suo film Un giorno all’improvviso, interpretato da una splendida e bravissima Anna Foglietta.

Dice Marco Grossi: “l’associazione ha istituito questo riconoscimento nel 1999, dedicato alla memoria del maestro per indicare, in fondo, il migliore regista emergente nell’anno. Con il premio, una statuetta in bagno d’oro che raffigura appunto un dolly in miniatura, si rinnova in qualche maniera l’attenzione che De Santis aveva sempre rivolto ai giovani che muovevano i primi passi nel mondo del cinema”.

Con Ciro D’Emilio l’elenco degli autori che si sono aggiudicati nel tempo la preziosa statuetta diventa sempre più un terreno di estrema qualità: hanno infatti ritirato il premio prima di Ciro D’Emilio i registi Marco Bechis, Alessandro Piva, Paolo Sorrentino, Andrea Porporati, Francesco Patierno, Antonio Bocola e Paolo Vari, Vincenzo Marra, Kim Rossi Stuart, Alessandro Angelini, Andrea Molaioli, Stefano Tummolini, Susanna Nicchiarelli, Alice Rohrwacher, Guido Lombardi, Claudio Giovannesi, Sydney Sibilia, Laura Bispuri, Gabriele Mainetti, Daniele Vicari, Damiano e Fabio D’Innocenzo.  

Una nota da aggiungere è che il prestigioso premio, nelle prime quattro edizioni, era stato dedicato alle giovani leve dai prosceni prima della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e poi dal TorinoFilmFestival. Solo dopo la quarta edizione, con la nascita a Fondi proprio del FondiFilmFestival nel 2001, e dietro la felice intuizione di Carlo Lizzani, il premio fu deciso di assegnarlo nell’ambito del festival cinematografico fondano.

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