fbpx
Connect with us

Reviews

Venezia 76: The Criminal Man di Dmitry Mamuliya, una discesa nell’inferno del male (Orizzonti)

The Criminal Man di Dmitry Mamuliya, presentato nella sezione Orizzonti alla 76 Mostra d’arte cinematografica internazionale di Venezia, è una lunga discesa di un uomo qualunque verso l’abisso del Male

Pubblicato

il

The Criminal Man di Dmitry Mamuliya, presentato nella sezione Orizzonti alla 76 Mostra d’arte cinematografica internazionale di Venezia, è una lunga discesa di un uomo qualunque verso l’abisso del Male. Alla periferia di Tblisi un uomo è fermo sul ciglio della statale e osserva da lontano un omicidio. Scoprirà successivamente che il morto è un giocatore della squadra di calcio locale dai servizi dei telegiornali.

Il giovane regista georgiano mette in scena il viaggio verso l’inferno di un uomo con moglie e figlia, responsabile di una miniera in un villaggio che s’interroga su quello di cui è stato testimone. Come in un romanzo, The Criminal Man è diviso in tre capitoli, più prologo ed epilogo, dove si assiste allo sgomento, poi al fascino, infine alla volontà di ripetere l’atto. Giorgi Meskhi, ingegnere, vive una vita tranquilla e anonima e la vista dell’omicidio sembra inoculare, prima nella mente e poi nell’anima, la necessità di compiere l’estremo gesto. Il percorso è lungo e, come una via crucis blasfema, composto da diverse tappe: prima dalla rinuncia a denunciare il delitto, poi dall’acquisto di un’arma, in seguito ad assistere alla condanna di un collega per l’assassinio di un minatore, e per finire con i primi tentativi di trovare una vittima sacrificale che si materializzerà in una giovane donna vista in un locale notturno, e dopo l’omicidio gratuito all’autodenuncia e alla reclusione.

The Criminal Man è girato dal punto di vista di Giorgi che con fissità anomica osserva, spia, guarda attraverso le finestre delle case altrui, in una solitudine esistenziale che solo la realizzazione dell’omicidio gli permette di evadere e arrivare al centro dell’interesse degli altri. Del resto, Mamuliya utilizza fin dall’incipit i campi lunghissimi e lunghi per la ripresa del primo omicidio e inquadra il protagonista sempre in mezzi primi piani in cui il volto è seminascosto o dagli stipiti delle porte negli interni oppure dai vetri delle finestre, come a indicare fin da subito da un lato la lontananza dell’uomo dalla realtà dei fatti e dall’altro la parte oscura della propria personalità, presente fin dall’inizio che gradualmente prende il sopravvento. La pulsione scopica del personaggio diventa la causa scatenante della sua mutazione in strumento del male che circonda il paesaggio brullo e desolato della steppa georgiana, immersa in una luce grigia e dai colori spenti. L’importanza del senso della vista è accentuata dalla quasi totalità di assenza di dialoghi nella prima parte di The Criminal Man e comunque di dialoghi sempre essenziali e parchi.

L’intero film è pervaso da un senso di morte che pervade l’ambiente, le case, la campagna e ammorba le anime degli abitanti che si aggirano come fantasmi. Mamuliya mette in scena un delitto e castigo per immagini con una cadenza dove sono predominanti i long take silenti e gli occhi dei personaggi che osservano il vuoto assoluto, senza realmente vedere la verità. The Criminal Man riesce a trasmettere questo malessere insito attraverso il montaggio a tratti involuto e le ellissi di una narrazione oscura, ma spesso la lentezza della diegesi diventa estenuante e la pesantezza tracima dalle immagini in modo fin troppo evidente, raggiungendo momenti di immobilità che denotano da parte del regista una mancanza di misura nel trattare la materia che vuole affrontare. Un film riuscito a metà, come se la stessa pellicola fosse stata infettata nella forma dal contenuto che voleva raccontare.

  • Anno: 2019
  • Durata: 135'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Georgia, Russia
  • Regia: Dmitry Mamuliya

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers