fbpx
Connect with us

Reviews

22 Festival CinemAmbiente: The truth about killer robots di Maxim Pozdorovkin

Maxim Pozdorovkin con The truth about killer robots lancia un allarme. In pochi anni la tecnologia si è resa sempre più protagonista delle nostre azioni quotidiane ma le questioni da chiarire sono ancora tante

Pubblicato

il

Era il 1936 quando Charlot compariva per l’ultima volta nel film Tempi moderni, un capolavoro del cinema che ancora oggi risulta essere attuale. La domanda è la seguente: può essere sostituito l’uomo vittima del ritmo sempre più ossessivo della catena di montaggio chapliniana? Il documentario proposto dal regista russo Maxim Pozdorovkin The truth about killer robots (2018) tratta proprio questa tematica. Una provocazione quella del regista che già nel titolo accosta due termini: “killer” e “robots”, mettendoci subito in guardia, come se quest’ultimi fossero delle macchine mortali. In realtà il documentario diviso in tre sezioni tratta la questione etica della comparsa dei robot nelle grandi e piccole aziende.

Le macchine, che possono sostituire persino tre lavoratori o gestire un intero hotel a Tokyo, sono tutte programmate da ingegneri della robotica, giovani specializzati che rappresentano un popolo di nicchia. Il prezzo da pagare è alto perché le risorse scarseggiano e la disoccupazione è in crescita. I giovani cinesi lo sanno, per questo li vediamo all’interno del documentario fare la fila ogni mattina, sperando di essere assunti ad assemblare gli smartphone. Se i robot sono la palese dimostrazione di un mondo che velocemente sta cambiando, negli hotel di Tokyo le persone cercano ancora il contatto umano, informazioni che non sono preimpostate all’interno di una memoria. Dal manifatturiero al militare, i robot possono essere validi aiuti per l’uomo ma anche potenziali nemici.

Nella prima sezione un uomo rimane schiacciato nella fabbrica della Volkswagen dal braccio meccanico di un robot, una morte non imputabile dalla legge tedesca. Nella seconda e terza parte vediamo invece le auto gestirsi autonomamente col pilota automatico, la morte conseguente a un errore e lo sviluppo, nell’ultima sezione, della robotica nel campo militare. Pozdorovkin lancia un campanello d’allarme. In pochi anni la tecnologia si è resa sempre più protagonista delle nostre azioni quotidiane ma le questioni da chiarire sono tante e il regista ci mostra gli effetti di questo cambiamento in atto.

Anthony De Rosa

  • Anno: 2018
  • Durata: 82'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Maxim Pozdorovkin

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers