La vita invisibile di Eurídice Gusmão, diretto dal brasiliano Karim Aïnouz, vince a sorpresa il concorso di Un Certain Regard, la seconda sezione competitiva del Festival di Cannes. Il film è ambientato nella Rio de Janeiro degli anni Cinquanta e racconta la storia di due sorelle inseparabili, Euridice e Guida. La sala ha però regalato un’autentica ovazione a Chiara Mastroianni che riceve il premio come migliore interprete per Camera 211 di Christophe Honoré, una commedia brillante francese ricca di colpi di scena.
“È la prima volta che vengo premiata – dice al colmo della commozione Chiara Mastroianni – e proprio non me lo aspettavo. Sapevamo di aver vinto qualcosa, ma credevo fosse per il mio regista. Io sono solo uno strumento nelle sue mani, è arrivato inatteso nella mia vita e non pensi nemmeno un attimo di uscirne adesso. Stasera i veri vincitori sono Christophe e i miei magnifici colleghi senza i quali il mio personaggio non sarebbe esistito“.
I film in concorso erano 18, nove le opere prime e ben otto i premi assegnati da una giuria guidata dalla regista di “Cafarnao“, Nadine Labaki.
Premio della giuria a Oliver Saxe per lo spagnolo O que arde
Miglior regia al giovanissimo russo Kantemir Balagov per Beanpole.
Premi speciali per Liberté dello spagnolo Albert Serra
Menzioni per il francese Jeanne di Bruno Dumont, alla canadese Monia Chokri (La femme de mon frère) e all’americano Michael Covino (The climb).
Polemica la dedica finale del vincitore: “Il mio premio va alla magnifica squadra di film brasiliani che è qui a Cannes. Da noi si vive un momento difficile di intolleranza e violenza. Noi diciamo che non siamo questo, siamo un popolo con altri valori”.