Mariachi, opera prima di Robert Rodriguez, avrebbe dovuto essere un’esercitazione, e il film non sarebbe dovuto uscire in sala. Da quell’esperienza, e soprattutto da come Rodriguez rimediò i settemila dollari necessari a produrlo, nacque una sceneggiatura, che oggi è diventata film, e non solo. Red 11, presentato all’interno di una Masterclass per aspiranti cineasti a low-budget, alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, è un film di raccordo tra presente e passato.
Quando cercava i soldi per la realizzazione di Mariachi, Rodriguez partecipò ad un esperimento, ben pagato, condotto da un ospedale, che aveva bisogno di cavie umane per la sperimentazione di alcuni farmaci contro il dolore. La sua esperienza personale (lui era il numero 11 del gruppo con la maglietta rossa, Red 11, appunto), diventò l’idea per un film che oggi ha voluto realizzare esattamente con quel budget limitato, registrarne tutti i processi, dalla sceneggiatura al montaggio e farne un documentario di due ore e mezzo, una specie di manuale per giovani registi con molto talento e pochi mezzi. Dell’intero progetto ha reso partecipi i figli, Rebel e Racer, che hanno oggi più o meno l’età che aveva lui quando girò Mariachi.
Del documentario sul making of di Red 11, Robert Rodriguez ha mostrato alcuni punti importanti al pubblico, soffermandosi sia sugli aspetti tecnici che su quelli motivazionali. Dai semplici cartoncini, per scriverci sopra ogni scena e metterle sul pavimento per avere una visione d’insieme dell’intero film, e soprattutto per capire se la storia si muove in avanti; agli effetti speciali, come l’utilizzo di una calamita per dare l’impressione che gli oggetti si spostino da soli, o ancora l’uso delle luci per aiutare a nascondere certi trucchetti in scene da horror; al casting, che se certi ruoli si scrivono già avendo in testa l’attore, per altre parti l’attore scelto arricchisce il personaggio rispetto a quanto scritto originariamente, per altri ruoli ancora, avviene addirittura che si aggiunga un personaggio allo script perché si è stati particolarmente colpiti da un attore, come accaduto in Red 11.
“Non riguarda né i soldi né le risorse che uno ha a disposizione. Ma è tutta una questione di ispirazione: quanto uno è ispirato e quanto riesce a ispirare gli altri”: Rodriguez trasmette la sua voglia di fare incitando i giovani, e anche i meno giovani, e non necessariamente nell’ambito del cinema, ad iniziare: “Non aspettare che ti arrivi la passione per iniziare un progetto, inizialo e poi la passione arriverà man mano che andrai avanti“.
L’importanza di provarci è fondamentale, così come è fondamentale il fatto di concentrarsi su quello che uno ha e non su quello che non si ha: sembrano concetti già detti e già sentiti o letti in qualche manuale motivazionale, ma in realtà la grinta e l’amore per le sfide, per il nuovo e per il suo lavoro, danno un significato ben diverso alle parole di Rodriguez. “Meno risorse si hanno è meglio è”, la creatività nasce proprio dalle limitazioni. A rivedere Mariachi e a vedere Red 11, messi in scena con mezzi ridotti, sembra proprio che sia così.