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“Non per soldi… ma per denaro” di Billy Wilder, con Jack Lemmon e Walter Matthau

Caustica commedia di Wilder, ancora una volta impietoso nei confronti dei legami parentali dominati dall’ipocrisia e dall’interesse materiale. Attori in stato di grazia, regia sublime, sceneggiatura di ferro. Matthau vinse l’Oscar come miglior attore non protagonista.

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“Non per soldi… ma per denaro” di Billy Wilder e tante risate

Vi riproponiamo la recensione di Non per soldi… ma per denaro è un film del 1966 diretto da Billy Wilder. Il film è stato recentemente pubblicato su Raiplay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.

Il cast

Non per soldi… ma per denaro è una divertentissima e cinica commedia interpretata da Jack Lemmon, Walter Matthau, Ron Rich, Judi West, Cliff Osmond. Le musiche sono di Cole Porter e André Previn, la fotografia di Joseph LaShelle, il montaggio di Daniel Mandell e la sceneggiatura di Billy Wilder e I.A.L Diamond.

Il film ha ottenuto quattro candidature e vinto un premio Premi Oscar (miglior attore non protagonista a Walter Matthau).

La trama

Durante una partita di football, il cameraman Harry Hinkle viene colpito accidentalmente dal giocatore Luther “Boom Boom” Jackson. L’avido cognato Willie Gingrich, avvocato senza scrupoli, lo convince a fingersi paralizzato e organizza una truffa ai danni dell’assicurazione. Entra poi in scena Sandy, la moglie separata di Harry: il quale accetta suo malgrado, finché…

Il titolo italiano non svela il tema di un film che vi consigliamo di vedere

Il titolo italiano Non per soldi… ma per denaro è abbastanza simpatico anche se infedele rispetto all’originale, che si potrebbe tradurre con Il biscotto della fortuna, e anticipa la tematica del film legata all’avidità umana e alla sete di facili guadagni.

È un’altra commedia di un Wilder morale ma non moralistico, un po’ come ne L’appartamento interpretato dallo stesso Jack Lemmon. Lì il regista rifletteva sul degrado di una società che mette al primo posto la smania di arricchirsi senza guardare in faccia a nessuno. Si infischiava delle conseguenze, anche se il richiamo della coscienza prima o poi si fa sentire. Diviso in brevi capitoli introdotti ciascuno da un titolo diverso, è un film divertente, amaro e perfino inquietante che non replica l’exploit geniale de L’appartamento ma si attesta su livelli comunque onorevoli per il grande maestro.

La recensione

Jack Lemmon è sempre la perfetta incarnazione del cittadino medio americano, ma stavolta si fa spesso rubare la scena da Walther Matthau, straordinario nel ruolo del cognato Willie Gingrich che escogita la truffa, premiato con un meritato Oscar come attore non protagonista. Fra gli altri, buone le prove del nero Ron Rich, nella parte del giocatore di baseball, e di Judy West, nel ruolo della ex-moglie. Da riscoprire e da rivalutare: pur non toccando le vette delle commedie del decennio precedente, Wilder ha sempre molto da dirci e lo fa col suo stile inimitabile.

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