Il traditore di Marco Bellocchio, in concorso al Festival di Cannes, è un film di vendette e tradimenti su Tommaso Buscetta, “boss dei due mondi”. La storia inizia con il carismatico personaggio di Cosa Nostra braccato in Brasile dai “corleonesi” di Totò Riina e passa attraverso l’amicizia con il giudice Giovanni Falcone e la testimonianza al maxiprocesso che mise in ginocchio l’organizzazione mafiosa per concludersi, dopo le accuse al processo Andreotti, con la sua scomparsa nel 2000 a Miami, dove Buscetta morì per malattia e non per mano della mafia.
Sceneggiato da Marco Bellocchio, Valia Santella, Ludovica Rampoldi e Francesco Piccolo, con la fotografia di Vladan Radovic, il montaggio di Francesca Calvelli, le scenografie di Andrea Castorina e le musiche di Nicola Piovani, Il traditore è interpretato da Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Ferracane, Giovanni Calcagno, Goffredo Maria Bruno, Alessio Praticò, Marilina Marino. Il film uscirà nelle sale il 23 Maggio.
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Marco Bellocchio sul film: “Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore. Il traditore potrebbe essere il titolo del film. Ma in verità chi ha tradito i principi ‘sacri’ di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù.”
Sinossi
Vendette e tradimenti girano intorno a Tommaso Buscetta, “boss dei due mondi”. La storia inizia con il carismatico personaggio di Cosa Nostra braccato in Brasile dai “corleonesi” di Riina e passa attraverso l’amicizia con il giudice Giovanni Falcone e la testimonianza al maxiprocesso che mise in ginocchio l’organizzazione mafiosa per concludersi, dopo le accuse al processo Andreotti, con la sua scomparsa nel 2000 a Miami, dove Buscetta morì per malattia e non per mano della mafia.