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Eraserhead – La mente che cancella di David Lynch rivive in alta definizione

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Considerando la sua difficile reperibilità, tra gli anni Ottanta e Novanta, ai tempi del boom delle videocassette, quando circolava, al massimo, nella giungla del collezionismo (il)legale in forma di copie dalla qualità decisamente discutibile in lingua inglese, era inevitabile che Eraserhead – La mente che cancella accrescesse negli anni la propria fama conquistata a suo tempo di midnight movie.

Già reso disponibile nel 2011 da Raro Video in un’edizione dvd accompagnata dai cortometraggi Six men getting sick, The alphabet e The grandmother nella sezione extra, in collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it) la stessa label provvede ora a lanciare su supporto blu-ray la versione restaurata – con il solo audio originale DTS HD 2.0 e Dolby Digital 2.0, più sottotitoli in italiano –  dell’esordio registico di David Lynch, datato 1977.

Un’edizione comprendente all’interno della custodia amaray un esclusivo booklet di ventotto pagine dispensatore di fotografie, stralci di post-produzione ed analisi a cura del giornalista e critico cinematografico Bruno Di Marino.

Un’edizione che si rivela la gustosa occasione per (ri)vedere nella splendida qualità dell’alta definizione l’assurda e, a suo modo, disturbante vicenda del meschino e insignificante piccolo-borghese Henry incarnato da John Nance, caratterizzato da una grottesca capigliatura smisurata e che si trova a dover accudire da solo un repellente feto dalla testa di coniglio scuoiato, abbandonato dalla compagna dopo averlo dato alla luce.

Assurda vicenda che, girata in cinque anni e in totale economia, viene posta al centro di quasi un’ora e mezza di visione immersa in uno splendido bianco e nero e che lascia quasi trasparire una certa influenza da parte dell’Espressionismo tedesco e dal cinema surrealista di Luis Buñuel.

Un’operazione talmente fuori dagli schemi classici che sarebbe non poco banale incasellarla nel genere horror e che, in continuo viaggio tra l’universo mentale e quello fisico, invita in maniera evidente lo spettatore ad ignorare del tutto l’esile trama-pretesto, facendo sì che sprofondi nell’avvolgente, angosciante atmosfera resa con pochissimi mezzi dal visionario autore di The elephant man e Strade perdute; il quale ha raccontato: “Eraserhead – La mente che cancella è il più spirituale di tutti i miei film. Si stava sviluppando in una certa direzione e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d’accesso al significato di quelle sequenze. Qualcosa capivo, ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l’intero film. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso. Allora vidi il film come un tutt’uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase”.

E l’ulteriore motivo d’interesse di questo recupero in home video è sicuramente rappresentato dai nuovi contenuti speciali, in quanto, al di là del trailer, non solo ai tre sopra menzionati short vanno ad aggiungersi anche The amputee, The cowboy & the frenchman e Lumière, tutti introdotti dal regista, ma sono presenti anche gli otto episodi della sua serie animata in flash Dumbland e un documentario di circa ottantacinque minuti in cui spiega la genesi di questo suo debutto dietro la macchina da presa.

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