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Prime Video Film

‘Le invisibili’: La forza della solidarietà

I volti di Julie e le altre sono di un'incredibile autenticità

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Fa sempre piacere che il coraggio riscuota successo: è questo il caso del film Le invisibili, che racconta le donne senza fissa dimora di Parigi ed è stato venduto in 15 paesi, dopo aver registrato in Francia più di un milione di spettatori. Prodotto da Elemiah, il film è disponibile su Prime Video.

L’idea del regista

L’audace intuizione del regista Louis-Julien Petit non sta tanto nell’aver scelto di esplorare il mondo dei senzatetto che vivono ai margini delle metropoli, essendo questa una tematica già affrontata negli anni Ottanta da illustri predecessori come Agnès Varda ed Ermanno Olmi – indimenticabili la Mona (Sandrine Bonnaire) di Senza tetto né legge e l’Andreas (Rutger Hauer) de La leggenda del santo bevitore – e più recentemente dal film di Oren Moverman, interpretato da Richard Gere ed intitolato proprio Gli invisibili.
Qui la decisione coraggiosa, a nostro avviso, sta nel raccontare una realtà drammatica, dominata dalla disperazione e dall’isolamento, scegliendo di girare una commedia corale.

L’idea gli è venuta guardando un documentario di Claire Lajeunie, che sulle donne senza dimora della capitale francese ha scritto anche un libro. Poi, Louis-Julien Petit si è dato da fare per incontrare personalmente e dialogare con le senzatetto e, così facendo, ha conosciuto alcune assistenti sociali. A quel punto ha deciso di realizzare un lungometraggio sull’efficace interazione tra i due gruppi, donne senza dimora e operatrici sociali, ed è nato un film sulla forza della solidarietà reciproca. “Ispirandomi alla tradizione del cinema sociale britannico da Full Monty a Pride – ha spiegato il regista francese – ho capito che un genere come la commedia sarebbe stata la scelta migliore per raccontare la storia di queste donne. Volevo fare un film luminoso, pieno di speranza”.

Le invisibili

Gli interpreti de Le invisibili

Come ogni film corale, Le invisibili privilegia il percorso collettivo dei personaggi, a scapito delle storie individuali. I motivi e le vicende che hanno spinto Julie, Edith, Catherine, Simone, Lady D e Brigitte ai margini della società sono solo accennati o si intuiscono dai volti che sono quanto di più autentico si sia visto in questi anni sul grande schermo, anche perchè molte hanno realmente trascorso in strada un periodo della loro vita e non sono attrici professioniste. Tuttavia il cast annovera anche le brave interpreti Audrey Lamy, Noémie Lvovsky e Corinne Masiero. Quest’ultima, dopo aver recitato in Un sapore di ruggine e ossa di Jacques Audiard, ha lavorato nei due precedenti film di Louis-Julien Petit, il lungometraggio d’esordio Discount (2015) e Carole Matthieu (2016).

Le invisibili ha inaugurato la nona edizione del festival Rendez-vous al Cinema Nuovo Sacher, dove abbiamo avuto oltretutto il piacere di una visione in lingua originale. L’ambasciatore Christian Masset ha salutato il pubblico, dicendosi felice della presenza e dell’ospitalità di Nanni Moretti, in quanto è uno dei registi più amati dai Francesi. Subito dopo anche Louis-Julien Petit ha omaggiato il cinema italiano, dicendo di aver cominciato a sognare di diventare regista guardando, quando aveva 13 anni, La vita è bella e qualche anno dopo a Cannes La stanza del figlio.

Le invisibili

  • Anno: 2019
  • Durata: 102'
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Louis-Julien Petit
  • Data di uscita: 18-April-2019

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