Manuela Tempesta, regista e sceneggiatrice molto attiva soprattutto in ambito documentaristico con tanti film di approfondimento su figure importanti del nostro cinema (Pietro Germi, Ugo Tognazzi, Piera Degli Esposti), ma con all’attivo anche un lungometraggio di finzione, Pane e Burlesque (2014), dopo Cristallo, insignito con diversi premi, torna a dirigere un cortometraggio assai intenso, in cui, in maniera poetica, dà corpo al processo di elaborazione del passato traumatico di una donna vittima di un abuso sessuale da parte del partner. Non solo protagonista, ma anche autrice del soggetto e co-sceneggiatrice del film, è l’attrice di cinema e teatro, nonché performer, Melania Dalla Costa, la quale con la sua presenza scenica molto suggestiva articola, tra pensieri che si materializzano attraverso la voce narrante e l’interazione con la sorella-doppio (un po’ alla maniera di Persona di Bergman), interpretata da Francesca Luce Cardinale, il suo dramma, in un rapporto osmotico con la natura, che diventa luogo di morte e vita, di declino e rinascita.
Il passato doloroso da cui Marlène (Dalla Costa) è fuggita ritorna sotto forma di un rimosso che non dà tregua, provocando uno stato di assoluto malessere. Vedere, all’inizio del film, il suo corpo nudo ricoperto di vivaci colori che vengono impressi con il contatto fisico su una tela e, successivamente, seguirla mentre s’immerge nelle acque di un torrente, in cerca di una fine da cui trarre un duraturo sollievo, rende bene l’idea del suo travaglio interiore.

Ma il passato, come si diceva, se non elaborato fino in fondo, non smette di perseguitare e, sebbene si siano trasferite in Italia dalla Francia, Marlène e sua sorella assistono a un inaspettato, quanto doloroso, ritorno, che però costituisce anche la possibilità di una meravigliosa rinascita. Le acque del torrente che, un po’ come per l’Ofelia di Shakespeare, erano foriere di morte, in seguito si trasformano in elemento vitale che consente di guadagnare la tanto desiderata rigenerazione.
I sogni sospesi è un film che parla di donne, fatto da donne, ma che si rivolge anche e soprattutto a quell’interlocutore maschile che ancora non avesse compreso fino in fondo dove finiscono l’amore e il desiderio e cominciano la sopraffazione e la violenza. Con le musiche di Davide Caprelli, il montaggio di Daniela Mancinelli, i costumi di Antonella Balsamo, gli effetti speciali di Lena Di Gennaro e Rodolfo Migliari e il trucco di Elisa Fiori, I sogni sospesi, finalista al prestigioso Los Angeles Cine Fest, è un film che merita di esser visto e su cui meditare. Oltre a Melania Dalla Costa e Francesca Luce Cardinale, completa il cast Giovanni Maria Buzzatti, nel ruolo dell’ex compagno della protagonista.