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Cinema e gioco d’azzardo, un’accoppiata vincente.

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Cinema e gioco d’azzardo costituiscono da sempre un’accoppiata vincente. Della ricca filmografia sia italiana che internazionale, alcuni film più di altri spiccano per storie accattivanti, personaggi controversi e anche un’estetica legata ai luoghi del gioco d’azzardo.

Il superclassico dei film sul gioco d’azzardo è proprio Casino di Martin Scorsese, pellicola del 1995 dove un affascinante Robert De Niro dirige una casa da gioco nella sfavillante Las Vegas, di cui mira a diventare il padrone incontrastato.  Accanto a lui Joe Pesci, Sharon Stone e James Woods (indimenticabile proprio insieme d a De Niro in C’era una volta in America di Sergio Leone), si muovono sullo sfondo di una scenografia costruita dall’italiano Dante Ferretti, che per questo film si aggiudicherà il Nastro D’Argento.

Sempre dall’altro lato del tavolo troviamo Croupier (Il colpo – Analisi di una rapina), del 1998,in cui uno scrittore, interpretato da Clive Owen, a caccia di storie da raccontare troverà lo spunto e le avventure per un romanzo di successo proprio lavorando come croupier al tavolo da gioco e restando coinvolto negli affari che girano intorno alla Londra del gioco d’azzardo.

Per restare ai giorni nostri, troviamo il recente Mississippi Grind di Anna Boden e Ryan Fleck, film del 2015 in cui i protagonisti cercano di vincere nuovamente al tavolo da gioco i soldi persi in una partita precedente. Il film ha un retrogusto da vecchia scuola, soprattutto nella scelta di far percorrere ai due protagonisti le strade del profondo Sud, piuttosto che sfruttare le possibilità del gioco d’azzardo on line.

E se nei primi due siamo all’interno di un Casino, circondati di slot machines e tavoli da gioco, nel terzo i due protagonisti tentano la fortuna in più modi, in Rounders, film del 1998 diretto da John Dahl, ci si concentra sul gioco del Texas Hold ‘Em, una variante del classico gioco del poker, molto famosa nei casino. Protagonista è Matt Damon che torna a giocare al tavolo verde per pagare i debiti che un suo amico ha con uno strozzino. Il film ebbe un modesto successo di botteghino quando uscì, ma venne poi rivalutato dal pubblico a seguito dell’esplosione del gioco del poker e ancora oggi dopo più di vent’anni è considerato uno dei più autentici sul gioco d’azzardo.

Una sceneggiatura quella di Rounders scritta dalla coppia Brian Koppelman e David Levien, che di cinema e gioco d’azzardo se ne intendi: sono infatti gli stessi della serie tv di Showtime Billions,  di Ocean Thirteen e di Runner Runner, altro film che gira attorno al mondo del poker on line e dei casino in Centro America, con Justin Timberlake nei panni di un ex broker di Wall Street che ha perso lavoro, soldi e possibilità di carriera con l’ultima crisi finanziaria, e tenta di rifarsi come affiliato del gioco d’azzardo on line all’interno della prestigiosa università di Princeton.

L’essenza del gioco d’azzardo è garantire a tutti un’opportunità, che tu abbia un dollaro da giocare o un milione”: la battuta di Runner Runner, che ne racchiude il tema, rappresenta probabilmente il punto di vista più interessante di tutti i film sul gioco d’azzardo: il gioco è una specie di livella dove tutti siamo uguali.

Una cosa è certa: l’adrenalina che un film sul gioco riesce a dare alla storia è l’attrattiva che esercita sul pubblico, che da sempre, almeno in Italia, ha apprezzato questo genere di storie: che siano drammatiche, come Regalo di Natale del 1986 e il sequel del 2004 La Rivincita di Natale, di Pupi Avati, o l’amarissima commedia Lo scopone scientifico film del 1972 di Luigi Comencini, in cui due baraccati, Alberto Sordi e Silvana Mangano, cercano di risollevare le sorti della loro vita fatta di stenti e miserie, sfidando la sorte a scopone, e raddoppiando la posta nella speranza di un furgone nuovo e una casa con il bagno; o anche commedie, come il cult Febbre da Cavallo, film di Steno del 1974, scritto anche insieme al figlio Enrico Vanzina, che nel 2002 firmerà la sceneggiatura del sequel, La Mandrakata, diretto dal fratello Carlo Vanzina.

Ma il connubio tra cinema e gioco d’azzardo non finisce qui: sono tante le slot machines movie themed cioè ispirate a un film; dalla fantascienza, alla commedia, all’horror, ai film drammatici, le slot cavalcano ogni genere per attrarre un numero sempre maggiore di giocatori tra gli appassionati di cinema. Ghostbusters, The Wizard of Oz, Platoon o Ace Ventura, sono soltanto alcuni degli esempi della varietà di film che hanno ispirato e continuano ad ispirare il gioco delle slot machines.

E cinema e gioco d’azzardo non hanno soltanto in comune il fatto di essere l’uno lo spunto per l’altra, come nel caso delle trame di film ispirate al gioco d’azzardo, oppure delle slot machine tematiche con i film più famosi. C’è anche un’altra cosa che li accomuna, segno dei tempi di profondo cambiamento che stiamo vivendo nel modo di fruire dell’intrattenimento. Internet e i nuovi sistemi di pagamento hanno reso possibile l’avvento sia dello streaming, per i film, che dei casino on line, per il gioco d’azzardo, superando addirittura il fascino retrò che un tempo le sale cinematografiche e i casinò vecchio stile esercitavano.

 

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