THE UMBRELLA ACADEMY è la serie tv ispirata dal fumetto omonimo della Dark Horse e disponibile su Netflix. La prima stagione, di dieci apisodi, è basata sul primo volume dell’opera, APOCALYSPE SUITE.
LA STORIA
Nell’ottobre del 1989 quarantatrè donne partoriscono improvvisamente, senza neanche essere precedentemente incinte e senza travaglio. Sir Reginald Hargreeves, miliardario filantropo e scienziato, recupera sette dei neonati e decide di crescerli nella sua magione statunitense.
Nel corso del tempo, due di loro spariscono (uno sembra morto, l’altro scomparso): alla morte di Hargreeves, i cinque superstiti iniziano ad indagare sulla sua morte e sulla sua ancora più misteriosa vita.
Quando il Numero 5 torna dal futuro, i ragazzi di quella che viene chiamata The Umbrella Academy, che in passato avevano combattuto per la giustizia, devono riunirsi per fermare quella che sembra un’apocalisse imminente.
Gerard Way ha scritto la graphic novel originale (che ad oggi conta tre volumi), Steve Blackman l’ha adattata per Netflix: è THE UMBRELLA ACADEMY, l’ennesima rilettura del mito del supereroe che frulla insieme suggestioni superomistiche della Marvel (soprattutto degli X-Men, da cui riprende lo studio accurato dei personaggi e le loro interrelazioni) e della DC (Wathcmen, da dove mutua l’atmosfera lugubre e soffocante e lo stile esistenzialista e il linguaggio metanarrativo), intinte nei cromatismi emotivi di Wes Anderson (I Tenenbamum).
Ma non si pensi che il risultato sia banale o già visto: THE UMBRELLA ACADEMY è ancora oggi, con due stagioni all’attivo, una delle migliori produzioni Netflix, uno degli esiti più felici del genere cinecomics e in assoluto un’opera che racconta, senza disillusioni, il destino di una famiglia disfunzionale e infelice, e il percorso di ogni singolo membro per accettarsi, venirsi incontro e alla fine affrontare la vita e magari sopravviverle.
VIVERE PER SOPRAVVIVERE
Il percorso che compie THE UMBRELLA ACADEMY è però diverso da quello canonizzato da tanta narrativa supereroistica: perché va al contrario, perché i personaggi sono prima dei supereroi -per nascita- e poi dei misfits, degli emarginati, degli outsider colorati e imbruttiti, superesseri loro malgrado che rifiutano il loro status attribuendo al “superpotere” ogni sofferenza della loro esistenza.
The Umbrella Academy
Sono insomma sei (spoiler: sei più uno…) personaggi che un autore l’hanno trovato: sei personaggi alla ricerca di un capocomico scomparso -Hargreeves- che possa “allestire” il loro spettacolo e dare forma al loro dramma, dando senso alla loro sofferenza.
La ricerca per lo svelamento del mistero è insomma un sentiero interiore a tutti gli effetti, puntellato qua e là da ritratti di personaggi più o meno riusciti: perché per quanto brillino il Klaus di Robert Sheehan e la Vanya di Ellen Page, gettano luce riflessa sugli altri che faticano il più delle volte a restituire una loro dimensione psicologica compiuta.
L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE (SUPER)
Il punto di arrivo del sentiero, però, è doloroso e intimo quanto quello di partenza: perchè se tutto nasce da quarantatrè parti misteriosi e uno scienziato (apparentemente) pazzo, la meta alla quale i fratelli Hargreeves arrivano è la consapevolezza, lacerante, che essere “normali” è pericoloso mentre essere “speciali” porta solo sofferenza. Una strada senza uscita.
Tutto questo senza dimenticare un commento musicale sempre preciso, esaltante, felicissimo nelle intuizioni: e neanche l’intelligenza dell’intreccio narrativo.
Perchè non è semplice raccontare le storie psichedeliche di cinque individui super cresciuti da una scimmia superintelligente e una madre-robot senza scadere nel clichè, ed è ancor meno facile -in un periodo storico e culturale nel quale l’offerta è particolarmente ricca- raccontare una storia che fin da subito si mostra originale e coraggiosa ma colma di ammiccamenti e piccole soluzioni narrative e visive che catturano l’attenzione dello spettatore e non lo mollano fino all’ultimo episodio.
THE UMBRELLA ACADEMY restituisce insomma un ricchissimo cocktail pop, che non ha paura di inabissarsi in profondità emotive non facili e miscelare con parsimonia generi e suggestioni, definendosi come una fenomenale impalcatura, felice oasi nel deserto.
THE UMBRELLA ACADEMY
Anno: 2019
Durata: 10 episodi
Distribuzione: Netflix
Genere: cincecomics
Nazionalita: Stati Uniti
Regia: aavv
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