Torna per la 7ª edizione CINEMAinSTRADA il Festival itinerante di cinema di comunità
Nonostante l’incertezza sull’entità delle sovvenzioni pubbliche torna per il settimo anno consecutivo CINEMAinSTRADA che quest’anno si realizzerà in versione ridotta e grazie al supporto volontario di collaboratori e sostenitori che hanno partecipato all’organizzazione del festival dal 2004 ad oggi.
Nonostante l’incertezza sull’entità delle sovvenzioni pubbliche torna per il settimo anno consecutivo CINEMAinSTRADA che quest’anno si realizzerà in versione ridotta e grazie al supporto volontario di collaboratori e sostenitori che hanno partecipato all’organizzazione del festival dal 2004 ad oggi. Un’edizione sui generis che è costretta a fare meno della scelta partecipata dei film e di molti eventi collaterali (spettacoli teatrali, performance di danza, ecc…) e a ridurre il numero delle proiezioni e delle piazze coinvolte.
Le ragazze dell’Associazione i313, ideatrici e curatrici del festival, hanno comunque deciso di organizzare cinque serate scegliendo film legati ai diversi significati della parola “crisi” per dare continuità al progetto che fino ad ora era stato in continua e grande crescita e per ribadire come questa manifestazione sia stata e possa ancora essere una importante occasione di scambio e conoscenza tra gli abitanti dei quartieri coinvolti, in modo particolare tra la popolazione autoctona e quella migrante. Prima dei film verranno proiettati divertenti videoclip realizzati dall’Associazione i313 che documentano la scelta partecipata dei film nelle passate edizioni.
Il progetto CINEMAinSTRADA è una iniziativa che coniuga la dimensione artistica e culturale con quella sociale e fino alla passata edizione consisteva soprattutto nella proiezione gratuita e all’aperto in piazze ad alta densità migratoria di film popolari, italiani e stranieri, in lingua originale e sottotitoli in italiano con il coinvolgimento degli abitanti sia nella scelta delle pellicole che nella realizzazione del progetto.
La programmazione della VII edizione
L’inaugurazione avverrà il 9 settembre in Largo Saluzzo nel cuore di San Salvario per poi proseguire in Piazza Cerignola e Piazza Bottesini, luoghi in cui nacque il progetto, e terminerà il 26 settembre con un evento speciale in Piazza Crispi.
Sono stati scelti film all’insegna della commedia sui diversi significati della parola crisi: film nei quali, tra melodramma e ironia, si intrecciano inquietudini sentimentali, esistenziali e difficoltà economiche.
L’apertura è affidata all’incontro con il regista Davide Sordella che presenterà il suo film italo-marocchino Corazones de mujer, realizzato insieme all’amico Pablo Benedetti (K.Kosoof è il loro nome d’arte collettivo) che narra la storia vera di un sarto travestito di origine marocchina e di una promessa sposa araba che vive a Torino e deve recuperare la verginità perduta.
Due film mai distribuiti nelle sale italiane: Mascarades (12 settembre), irriverente pellicola sull’amore e sulla libertà di scegliere in un piccolo centro di un altipiano algerino (miglior film arabo al Festival Internazionale del Cairo 2009) e El destino no tiene favoritos (11 settembre), originale commedia peruviana in cui si confondono i confini tra telenovela e vita reale.
Per l’Italia sono stati scelti Non pensarci (10 settembre), una commedia con un travolgente Valerio Mastandrea che racconta come si può reagire alle crisi non solo economiche nell’Italia dei nostri tempi, ed il documentario Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen che sarà presentato dalla regista Laura Halilovic e dalla sua famiglia nell’evento speciale previsto per il 26 settembre in Piazza Crispi e organizzato insieme ai Bagni Publici di Via Agliè – Progetto Intrecci di Cultura e dalla Città di Torino.
Nella serata inaugurale sarà lanciato, a partire dalle ore 19, l’aperitivo autogestito dal pubblico per il pubblico con cibi e bevande portate da amici, sostenitori del Festival e da tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa. Nelle tre serate di Piazza Cerignola gli aperitivi saranno organizzati in collaborazione con il progetto “Bagni Pubblici di via Agliè Intrecci di cultura” e con le comunità di immigrati residenti nel quartiere.