Presentato alla 75° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, Una notte di 12 anni, diretto dal regista uruguayano Alvaro Brechener, è basato su una storia realmente accaduta a tre uomini nel 1973 in Uruguay, sotto il controllo della dittatura militare. I tre uomini sono José Pepe Mujica (Antonio De La Torre), futuro Presidente dell’Uruguay, Mauricio Rosencof (Chino Darin), drammaturgo, romanziere e giornalista e Fernandez Eleuterio Huidobro (Alfonso Tort), ex Ministro della Difesa, scomparso nel 2016. I tre vengono imprigionati per la loro militanza politica nel movimento di estrema sinistra dei Tupamaros. Sarà solo l’inizio di un lungo calvario che durerà dodici anni. Da quel momento in poi, verranno spostati a rotazione in diverse caserme e assoggettati a macabri e violenti esperimenti: una nuova forma di tortura mirata ad abbattere la loro capacità di resistenza psicologica.
Una notte di 12 anni racconta la terribile esperienza di questi tre uomini che hanno fatto la storia dell’Uruguay. La loro prigionia è durata dal 1973 al 1985, un’esperienza che li ha segnati profondamente e che ha cambiato radicalmente le loro vite. Ma soprattutto è il racconto di come hanno lottato per sopravvivere, conservare volontà, determinazione e dignità attraverso una lunga serie di torture e sevizie. Nessuno sa esattamente come siano riusciti a mantenere integra la propria sanità mentale, ma quello che si evince durante la visione del film è il loro coraggio di andare avanti e di non fermarsi davanti alle difficoltà. Costretti al buio in un totale isolamento e in condizioni avverse, senza mai vedere la luce del sole, senza leggere, scrivere e parlare. Un calvario che si è concluso solamente nel 1985.
Il terzo lungometraggio di Alvaro Brechner è solo uno dei tanti film che ha come tema la dittatura in America Latina, tra i tanti titoli possiamo citare: Post Mortem e No – I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larrain; La notte delle matite spezzate di Hector Olivera. oppure Garage Olimpo di Marco Bechis. Quello che colpisce è la capacita di Brechner di descrivere lo stato d’animo dei protagonisti; molto toccanti sono i ricordi che hanno José Pepe e Mauricio riguardo la loro vita familiare e sentimentale. Ottime le interpretazioni di Chino Darin, Alfonso Tort e Antonio De La Torre, i quali si sono dovuti sottoporre a un durissimo lavoro di condizionamento psicologico e fisico (hanno perso tutti circa 15 chili).
Una notte di 12 anni è candidato all’Oscar come miglior film straniero, ha ricevuto numerosi consensi in tutta l’America Latina e in particolar modo in Brasile. Per il continente sudamericano si tratta di una lunga serie di episodi che hanno segnato la storia del Paese, ed è ancora tutt’oggi una ferita aperta. Si consiglia di non perdere questo piccolo gioiello, perché è necessario che si possa preservare il ricordo di chi ha lottato per i propri ideali e diritti.