Attenti al gorilla: Luca Miniero racconta la famiglia come una giungla di emozioni
Girato in costiera amalfitana e ispirato a una sentenza giuridica americana, Attenti al gorilla di Luca Miniero riporta in scena Frank Matano e la sua inesauribile carica di simpatia
In uscita il 10 gennaio in concorrenza con un altro italiano corale (Non ci resta che il crimine), Attenti al gorilladi Luca Miniero è la storia di Lorenzo (Frank Matano), un avvocato alla continua ricerca di lavoro, separato da Emma (Cristiana Capotondi) e padre di tre bambini che avrebbero maggiore bisogno della sua attenzione.
Attenti al gorilla | Il parallelismo tra uomo e animale
Ambientata nelle sempre splendide location offerte dalla costiera amalfitana, la pellicola ha il sapore dell’estate e della leggerezza, sebbene nel corso della narrazione vengano portate alla luce alcune interessanti questioni, non così superficiali, che però lasciano un po’ il tempo che trovano non riuscendo ad ottenere il giusto approfondimento.
Il simpatico parallelismo tra il gorilla e il protagonista permette di elaborare un discorso tanto semplice quanto importante su come gli esseri umani abbiano molto da imparare dai loro antenati animali. Grazie a Peppe, o Peppino che dir si voglia, Lorenzo instaura un rapporto nuovo con i figli, basato sul gioco, sulla spensieratezza, sull’affetto, perché poi è questo ciò di cui hanno bisogno i bambini.
Attenti al gorilla | Tra percorso di crescita e critica alla società
Ma oltre, o forse proprio grazie a questo, subentra un percorso di crescita che si muove su un doppio binario, valendo sia per l’adulto che per i più piccoli: mentre questi ultimi trovano una figura di riferimento, compagnone sì ma anche capace di ascoltare e dare consigli, l’uomo prende coscienza delle sue responsabilità, dei suoi doveri e di quanto sia fondamentale prestare attenzione a coloro che dipendono da lui, essere sincero e non cercare di approfittare delle situazioni.
D’altro canto, attraverso lo sguardo del gorilla emergono alcuni aspetti propri dell’essere umano ma anche della società attuale nel quale vive, che potrebbero essere criticati da qui all’infinito, quali la capacità di parola spesso usata per non dire nulla, l’stinto a tradire, l’atteggiamento nei confronti dell’immigrazione.
Attenti al gorilla è una commedia alquanto comune, che non brilla certo per originalità ma si apprezza particolarmente la non pretenziosità che la caratterizza. Si ride e ci si commuove – gran parte del merito si deve alla voce e ai pensieri espressi da Claudio Bisio alias il gorilla – con scioltezza, senza esaltarsi troppo e tentando di soprassedere ad alcune scelte narrative/stilistiche piuttosto azzardate. Piccola curiosità, la storia prende ispirazione da una sentenza americana che definisce i gorilla “persone non umane”.
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