Sex Cowboys è un film selvaggio, non addomesticato e indipendente fin nel profondo. Affronta la tematica controversa e attuale dei video porno on-demand e del precariato, ma lo fa in modo diretto e senza filtri, per arrivare a raccontare l’amore e la sessualità nella generazione 2.0.
Non è la solita commedia italiana e non è il solito dramma di sospiri e silenzi: è un cinema punk e vitale. “Se uno vuole una cosa la prende” esattamente come dice Simone, il personaggio interpretato da Francesco Maccarinelli, a Marla, il personaggio interpretato da Nataly Beck’s.
Il film è stato girato con un budget bassissimo, sole 4 persone di troupe e 4 attori e, dopo un lungo percorso iniziato con la vittoria al RIFF – ROME INDEPENDENT FILM FESTIVAL, ed è stato distribuito in Australia, Inghilterra, Germania, Korea del Sud, Taiwan, selezionato in vari festival internazionali tra cui Belgrado, Berlino, Vienna, India, Slovenia, Spagna; adesso torna in Italia dove tutto è iniziato.
“Il film è stato vietato ai 18 con delle motivazioni pretestuose per via del sesso esplicito, ma in realtà è una bella storia con sentimenti veri in cui i corpi degli attori sono esposti perché è tutto quello che hanno, ma è una nudità giustificata dalla storia e mai volgare” (Marco Simon Puccioni, produttore del film)
Il percorso distributivo parte dal 17 gennaio con il cinema Aquila di Roma (dal 17 al 20 gennaio), poi raggiungerà Milano, Genova, Torino, Bologna e altre città italiane, con incontri con il regista e il cast in modo da massimizzare la visibilità di questo piccolo ma vitale film.
SINOSSI: Una giovane coppia formata da Simone e Marla si ama alla follia ma è senza soldi e rischia di perdere anche la stanza dove vivono a Roma. Decidono così di tentare una strada pericolosa: vendersi per sesso e racimolare così qualcosa che gli possa permettere di sopravvivere. Ma con quali conseguenze?
“un film che è pura espressione, con tutti i vantaggi e i difetti della vitalità” opereprime.org
“un film non dichiaratamente porno che anzi prova coraggiosamente a fornire dei parametri di giudizio su quanto sia la società stessa ad essere “pornografica” nel proporre a due giovani una scelta esistenziale di questo tipo” cineclandestino.it
“un film scabroso, laido e repellente alla visione, dove i protagonisti sono disadattati e sbandati senza ambizioni ideali e senza futuro” visto censura mibact
“una storia d’amore e sesso che poco lascia all’immaginazione “ fabriqueducinema.com
“un film in cui la denuncia non è retorica ma ribelle” anonimacinefili.it
“Sex cowboys si connota per una rappresentazione estremamente intensa delle emozioni, della sessualità e dei drammi giovanili” cinemaitaliano.info