Dopo cinquantaquattro anni dall’uscita di Mary Poppins (1964) diretto da Robert Stevenson, basato sulla serie di romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers, Rob Marshall dirige Il ritorno di Mary Poppins, sequel del celeberrimo film, adattamento cinematografico del libro Mary Poppins ritorna del 1935. La storia è ambientata sempre a Londra, sono passati alcuni anni, siamo nel 1930 nel pieno della Grande Depressione. Michael Banks (Ben Whishaw), ormai adulto, rimasto vedovo con tre figli, è stato costretto ad accettare un impiego temporaneo presso la Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà di Londra, la stessa istituzione finanziaria in cui hanno lavorato suo nonno e suo padre. Vive con i suoi tre figli Annabel, John e Georgie sempre al numero 17 di Viale dei Ciliegi, ma i tempi sono duri e bisogna fare sacrifici per andare avanti. Sua sorella Jane (Emily Mortimer) combatte per i diritti dei lavoratori, ha ereditato dalla madre la vitalità e l’entusiasmo e cerca di dare loro una mano. L’inaspettato ritorno di Mary Poppins (Emily Blunt) sarà d’aiuto a Michael e Jane, ma soprattutto accompagnerà i piccoli Banks in una serie di bizzarre avventure, arricchite da incontri con stravaganti personaggi.
A vestire i panni di Mary Poppins troviamo la bravissima Emily Blunt, la quale si è egregiamente calata nei panni del personaggio interpretato da Julie Andrews senza mai cadere nel ridicolo. Lin – Manuel Miranda interpreta Jack, il lampionario che farà amicizia con Mary Poppins e i piccoli Banks. Emily Mortimer conferisce alla sua Jane quella giusta dose di dolcezza e tenerezza. Da segnalare la partecipazione di Meryl Streep che interpreta Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins, e gli splendidi camei di Dick Van Dyke e di Angela Lansbury. Mentre Colin Firth è il perfido Wilkins.
Mary Poppins di Robert Stevenson vinse cinque Oscar, tra cui miglior attrice protagonista a Julie Andrews, miglior colonna sonora a Richard e Robert Sherman e miglior canzone per Chim Chim Cher-ee. Come non ricordare le celebri canzoni Supercalifragilistichespiralidoso o Basta un poco di zucchero e la pillola va giù?
Il ritorno di Mary Poppins sarà in grado di competere con il lungometraggio diretto da Stevenson? Staremo a vedere. Ciò che vediamo fin dalla primissima inquadratura del film di Marshall è il contatto con la dura realtà dei fatti, i ragazzi ormai cresciuti, i genitori morti, i bambini senza una madre, ma soprattutto la crisi economica e l’avidità crescente delle banche. Purtroppo il ritorno inaspettato di Mary Poppins non ha prodotto risultati eclatanti, i suoi siparietti con Jake non hanno la stessa alchimia di quelli tra i protagonisti originali. Emily Blunt è bravissima nei panni di Mary Poppins, ma non riesce a competere con un mito intramontabile come Julie Andrews. È stato un piacere rivedere Dick Van Dyke nel ruolo di Mr. Dawes Jr., figlio del vecchio banchiere interpretato da lui all’epoca, a 93 anni suonati è stato capace di saltare e ballare come un ragazzino su una scrivania. Deliziosa Angela Lansbury nei panni della venditrice di palloncini, ruolo inizialmente offerto a Julie Andrews.
Il ritorno di Mary Poppins è un classico adatto a tutta la famiglia, la colonna sonora, i costumi e gli straordinari interpreti sono una garanzia di qualità. Pur essendo lontano dal capolavoro diretto da Robert Stevenson, merita senza dubbio la visione.