Bertrand (Mathieu Almaric) sta attraversando un momento di profonda crisi, è disoccupato e non riesce più a dare un senso alla propria vita. Un giorno per puro caso scopre che presso la piscina dove è solito recarsi per una sporadica nuotata un gruppo di uomini si allena al nuoto sincronizzato; presto si rende conto che quel gruppo, cui decide di unirsi, è un rifugio dalla depressione, e il tempo trascorso assieme un momento di sfogo sincero e scanzonato. Insieme, spinti da un entusiasmo sulle prime un po’ ingenuo, decidono di partecipare ai campionati mondiali di nuoto sincronizzato. Questa sfida farà loro ritrovare la voglia di superare le proprie paure e di tornare a guardare con fiducia al futuro.
È con 7 uomini a mollo che l’attore e sceneggiatore francese Gilles Lellouche esordisce alla regia di un lungometraggio, dopo Narco e Gli infedeli, un film a episodi sul tema dell’infedeltà, diretto da sette registi.
Scritta assieme ad Ahmed Hamidi e Julien Lambroschini, questa commedia corale, già campione di incassi in Francia, affronta, sia pur in maniera leggera e ironica, il tema della depressione, di come nell’età adulta spesso accada che la necessità di fare un bilancio dia l’impressione di aver inanellato sconfitte e fallimenti, di fronte ai quali non si può che provare a reagire, soprattutto se si deve dare conto a chi, moglie o figli, diciamo di amare. Dunque, benché sia un film che indaga la psicologia maschile nell’età adulta, quando capita, appunto, che i sogni si vadano a infrangere contro il muro della realtà, tuttavia non manca il contraltare femminile, incarnato di volta in volta da una figura di moglie, madre e figlia.
I toni amari vengono stemperati dalle numerose scene esilaranti, che non mancano di suscitare l’ilarità dello spettatore: è facile quindi immedesimarsi in questi uomini che provano loro malgrado a risalire la china. E lo faranno attraverso un sport di gruppo che gli permetterà di scoprire il cameratismo, la solidarietà e la complicità. Assieme, attraverso un insperato riscatto finale, riusciranno a tornare vincenti dalle loro famiglie, con un’inedita voglia di ricominciare. 7 uomini a mollo è una commedia con lieto fine, il cui messaggio sotteso ci pare essere, parafrasando un motto caro ad alcuni sport di squadra: vincere (nello sport) aiuta a vincere (nella vita)!