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Scarpette Rosse di Michael Powell & Emeric Pressburger, film evento della manifestazione UK Film Days Italia

L’associazione culturale Red Shoes ha presentato a Milano il 16 e 17 novembre allo Spazio Oberdan la manifestazione itinerante UK Film Days Italia, con lo scopo di diffondere il cinema classico e contemporaneo inglese in Italia. La prima serata è stata l’occasione di rivedere Scarpette Rosse di Michael Powell & Emeric Pressburger in versione originale e restaurata per i 70 anni dell’opera

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La neonata associazione culturale Red Shoes, presieduta da Anna Maria Pasetti, ha debuttato a Milano il 16 e 17 novembre allo Spazio Oberdan con la manifestazione itinerante UK Film Days Italia, con lo scopo di diffondere il cinema classico e contemporaneo inglese in Italia e creare un ponte culturale tra i due paesi. La prima serata è stata l’occasione di rivedere Scarpette Rosse di Michael Powell & Emeric Pressburger in versione originale e restaurata per i 70 anni dell’opera, proiezione effettuata grazie alla Cineteca di Bologna e al 36° Torino Film Festival, dove si potranno vedere i film della coppia di registi in una personale dedicata loro.

Proprio per questa occasione, la proiezione del film è stata presentata direttamente da Emanuela Martini, direttrice artistica del TFF, esperta del cinema dei registi, autrice di un libro e curatrice delle uniche due rassegne sul cinema dei registi inglesi (tra cui quella del prossimo Torino Film Festival). In un’ampia e interessante dissertazione, Martini ha spiegato l’importanza e la ricchezza del cinema di Michael Powell & Emeric Pressburger che hanno creato pellicole popolari e sperimentali al tempo stesso. Famosi negli anni ’40 e ’50, amatissimi dal pubblico e snobbati dalla critica, il loro recupero è avvenuto tardi. Il loro cinema ha influenzato autori come Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Powell, in particolare, è stato consulente della Zoetrope di Coppola prima e di Scorsese poi (per Toro scatenato, ad esempio).

Scarpette Rosse è stato uno dei capolavori e il più grande successo di pubblico (attualmente unico film non statunitense nella classifica di Variety) che ha segnato Scorsese bambino, accompagnato dalla madre a una proiezione, e anche un artista come Lindsay Kemp che dopo avere visto il film decise quale sarebbe stata la sua strada. In questo senso, è stata anche l’occasione per il pubblico intervenuto allo Spazio Oberdan di vedere in anteprima delle clip del documentario Kemp del regista e attore livornese Edoardo Gabbriellini, presente in sala, a cui sta ancora lavorando e di prossima uscita, dedicato al coreografo e mimo inglese che ha vissuto gli ultimi anni di vita proprio a Livorno e scomparso di recente.

Tratto da una favola di Hans Christian Andersen, il film narra dell’ossessione della ballerina Victoria Page (Moira Shearer) per la danza e dell’impresario Lermontov (Anton Walbrook) che la porta sulla scena e la rende famosa proprio con il balletto dall’omonimo titolo.

Scarpette Rosse si ricorda per l’utilizzo del colore in modo espressionistico, la creazione di un teso melodramma dove i caratteri dei personaggi sono descritti con mille sfumature. La sceneggiatura (che si deve principalmente a Pressburger) è ricca e stratificata in un perfetto mélange tra dialoghi, ritmo visivo e numeri musicali e di danza. A questo proposito, la sequenza intera del balletto “Scarpette Rosse” è tra le più belle della storia del cinema, dove le immagini sono una rappresentazione visiva delle sensazioni sia della protagonista sia del pubblico, rompendo il proscenio e passando dalla ripresa della realtà a una messa in scena fantastica. Un uso delle dissolvenze e dei trucchi ne fanno un esempio di quella sperimentazione caratterizzante il cinema di Powell e Pressburger. Scarpette Rosse visto sul grande schermo, a distanza di decenni, rimane vivido e attuale e si conferma un capolavoro non solo della coppia di registi, ma del cinema mondiale.

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