La prima cosa che sorprende di Spider-Man – Un nuovo universo è l’immagine. Nei primi minuti del film Miles Morales, protagonista del film, canta e le parole si trasformano in classici balloons di un fumetto; attorno i lui i colori sembrano usciti dalla carta stampata e ogni mossa, espressione e perfino rumore riproducono la sensazione di un comics animato: è come leggere un volume di Spider-Man ma vederlo al cinema. Nel film diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothnam l’estetica e il feeling del fumetto si unisce alla computer grafica, creando un interessante mix di fluidità tra animazione moderna e tpica forma artistica dei fumetti americani.

La storia trae ispirazione dalla serie di fumetti Marvel intitolata Ragnoverso, ma con protagonista Miles Morales, il primo Spider-Man afroamericano creato dalla Casa delle Idee (creando un universo alternativo alla classica saga sull’arrampicamuri). Ed è proprio di universi che parla questo film. Qundo Kingpin riesce ad aprire un portale multidimensionale che potrebbe distruggere Brooklyn, gli Spider-Man di diversi universi paralleli si trovano tutti insieme nel mondo di Miles Morales, dove si uniranno per evitare il disastro e tornare ognuno alle rispettive vite. I protagonisti sono 6 Spider-Man: Peter B. Parker, Miles Morales, Spider Ham, Gwen Stacy, Spider-Man Noir e Peni Parker, ma potrebbero apparire anche altri personaggi vicini al mondo dell’Uomo Ragno.
Con i 38 minuti mostrati in anteprima al Lucca Comics & Games, insieme alla breve anteprima vista dopo i titoli di coda di Venom, viene preannunciato uno dei film d’animazioni più attesi del 2018. Se il risultato finale di Spider-Man – un nuovo universo, riuscirà a mantenere le aspettative create fino a questo momento, potremmo finalmente essere davanti l’inizio di una nuova saga cinematografica creata dalla Sony con protagonista l’Uomo Ragno che non abbia bisogno di essere continuamente rilanciata da nuovi reboot.
