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FESTIVAL DI CINEMA

Festa del Cinema di Roma: Dead in Week, morto tra una settimana: soddisfatti o rimborsati

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Morto tra una settimana è la pellicola di esordio di Tom Edmunds, una black comedy condita da classico umorismo inglese

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Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi). Il titolo del film contiene già tutta l’ironia della pellicola di Tom Edmunds, regista e autore della sceneggiatura al suo esordio cinematografico. Un’ironia molto inglese, tagliente e sottile come una lama, soprattutto quando tratta la morte come tema principale. William è un giovane scrittore senza più un motivo per vivere. Ha tentato la morte per almeno 7 volte. Nell’ultimo gesto estremo – scena con cui si apre il film – tenta di gettarsi da un ponte, ma finisce sul pavimento di una barca che proprio in quel momento stava passando sotto di lui. L’ennesimo tentativo di suicidio finisce nel peggiori dei modi, rimanere in vita.

A partire dall’idea, semplice ma subito molto divertente, la parte migliore di Morto tra una settimana sta proprio nella sceneggiatura: dopo il fallimento dell’ultimo tentativo William contatterà Leslie, un assassino su commissione, acquistando, letteralmente, la sua morte.  Ma il destino vuole che da adesso in poi la vita di William prenderà una piega differente. Un editore lo contatterà per pubblicare il suo libro e una nuova conoscenza sarà l’occasione per un nuovo amore. Insomma, le cose sembrano finalmente girare per il verso giusto, perché farla finita proprio adesso? Il protagonista chiede così una proroga, una settimana ancora di vita per preparare l’editing del libro, ma una volta comprata la propria morte non si può cambiare idea: morto tra una settimana, soddisfatto o rimborsato. Resistere quindi 7 giorni è l’unica chance di William per vedere i suoi sogni realizzati prima della fine.

Coinvolto lo spettatore nella prima mezz’ora del film con spunti e idee divertenti, e una regia scialba ma propedeutica all’obiettivo del film, Morto tra una settimana si trascina molto prevedibilmente verso il finale. La scrittura con cui il regista convince nella prima parte del film, viene diluita da una regia piuttosto passiva, depotenziando qualsiasi aspettativa sul finale. Nella seconda parte del film, Edmunds inizia a prendere deviazioni nella storia forse del tutto inutili alla trama e con sospensioni poco piacevoli della narrazione che allungano un brodo ormai freddo.

Un lungometraggio che Edmunds dirige con una certa discontinuità: molto interessante nell’idea e sul lavoro fatto sulla scrittura, ma poca credibilità nella realizzazione di alcune idee, e poca inventiva nella loro messa in scena. Non è un lavoro uniforme, ma diluito da alcune decisioni sbagliate. Convincenti invece gli attori protagonisti, accurati e disinvolti, salvano (letteralmente) le scene meno riuscite della pellicola. Chiara quindi la metafora implicita al film, sottolineata da un finale poco originale, ma che evidenzia, in ultima battuta, l’abilità di scrittura del regista.

  • Anno: 2018
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Genere: Commedia nera
  • Nazionalita: UK
  • Regia: Tom Edmunds
  • Data di uscita: 22-November-2018