The Littler Drummer Girl nasce dalla penna di John le Carré nel 1983, quando scrivere di spionaggio internazionale non era ancora governato dall’avvento di internet, elemento che più di ogni altra cosa ha cambiato le regole delle spy-story moderne, e adattata per il piccolo schermo da Park Chan-Wook, al suo debutto con il linguaggio seriale. Nella sua prima serie tv la mano del regista lavora soprattutto sull’aspetto visivo e drammaturgico della storia, creando il giusto equilibrio tra estetica autoriale e forma del racconto. Tuttavia, il regista coreano al complesso intreccio della trama bilancia una sofisticata regia, evidenziata soprattutto dalle scelte di messa in scena così squisitamente riconoscibili che sembra citare il suo stesso lavoro.
Charlie, una giovane attrice inglese, durante una vacanza in Grecia viene coinvolta da un misterioso sconosciuto in un complicato intrigo internazionale orchestrato da Kurtz, spia a capo di una squadra anti-terrorismo. Le prime due puntante, presentate in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, raccontano con efficacia il tipico disegno preparatorio con cui una serie si presta a evolvere nei successivi episodi. Spina dorsale di tutto il progetto, capace di risollevare anche i momenti più sottotono delle puntate, è senza dubbio Michael Shannon, che interpreta la figura più singolare e caratteristica delle serie, Kurtz. Un israeliano con uno strano accento, quasi tedesco, dall’aspetto serio e austero, ma che, grazie alle capacità di Shannon e alla sua interpretazione sempre efficace e mai banale, divertente e imprevedibile, diventa un personaggio con un’aura ironica e affascinante, arricchendo il protagonista di una serie di tic e espressioni così peculiari che rendono la spia uno dei personaggi più interessanti.
L’ottima scelta del casting viene confermata anche da Florence Pugh, che sullo schermo interpreta la protagonista, Charlie Ross. L’attrice aggiunge una particolare spinta emotiva e caratteriale a un personaggio per nulla scontato. Il protagonista principale della serie è una giovane attrice furba e intelligente, una ragazza che non teme il confronto, ma ancora malleabile. L’interpretazione di Pugh, classe ’96, aggiunge al suo personaggio, fatto di ostinata sfrontatezza, una fragile sensibilità. Sotto gli occhi vivaci dell’attrice, uno sguardo da cui è difficile sottrarsi, soggiace un’evidente complessità con cui è subito facile entrare in empatia.
Nelle prime due puntate The Little Drummer Girl prepara soltanto il terreno per i prossimi episodi, ma esprime tutte le caratteristiche necessarie per essere subito considerato uno dei prodotti seriali più interessanti di questo periodo.