The Counselor – Il procuratore è un film del 2013 diretto e prodotto da Ridley Scott, con protagonisti Michael Fassbender, Brad Pitt, Cameron Diaz, Penélope Cruz, Javier Bardem e Bruno Ganz.
Alcune informazioni su The Counselor – Il procuratore
La pellicola è basata sulla prima sceneggiatura originale dello scrittore Cormac McCarthy, qui anche produttore, scritta nel dicembre 2011. Il film è dedicato alla memoria di Tony Scott, fratello del regista Ridley, suicidatosi mentre il film era in produzione. Ha ottenuto una candidatura ai Nastri d’Argento. In Italia, distribuito da 20th Century Fox al Box Office The Counselor – Il Procuratore ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 3,1 milioni di euro e 1,7 milioni di euro nel primo weekend.
The Counselor – Il procuratore la trama
Il procuratore (Michael Fassbender) è un rispettabile avvocato che, dopo aver proposto alla fidanzata Laura (Penélope Cruz) di sposarlo, è alla ricerca della grande occasione della sua vita. Per ottenere il denaro che tanto brama, decide di mettersi in affari con Reiner (Javier Bardem), un conoscente con diversi trascorsi penali, accettando di entrare nel business della droga. Con l’aiuto del buono a nulla Westray (Brad Pitt), dovranno recarsi a sud del confine per prelevare un carico di cocaina dal valore di 20 milioni di dollari. Quando gli eventi non andranno come previsto, il procuratore dovrà adoperarsi per sopravvivere a una situazione disperata.
La genesi del film
The Counselor – Il procuratore segna la prima collaborazione tra il regista Ridley Scott e lo scrittore premio Pulitzer Cormac McCarthy. Questi ha scritto per l’occasione una sceneggiatura originale. Il protagonista è un rispettato avvocato coinvolto in un incubo oscuro per aver tentato di rendere più allettante il proprio destino. Soprannominato “lo Shakespeare dell’ovest”, McCarthy è noto per tratteggiare personaggi straordinari e situazioni inquietanti con umorismo (spesso nero) e intelligenza.
Il regista si è circondato dei suoi più fedeli collaboratori (il direttore della fotografia Dariusz Wolski, lo scenografo Arthur Max, la costumista Janty Yates e il montatore Pietro Scalia). Ridley Scott ha cominciato a lavorare sulla sceneggiatura di McCarthy dopo essere rimasto colpito dal modo in cui lo scrittore ha messo nero su bianco una discesa agli inferi che coinvolge personaggi che, sebbene abbiano un’esistenza alla deriva, risultano affascinanti per il loro essersi rifugiati nel lavoro, di qualunque tipo esso sia.
La poetica del regista
The Counselor è una sorta di compendio su grande schermo della poetica dell’autore texano. La caustica ironia, lo sguardo disincantato sulle miserie umane, il male che si manifesta in tutta la sua brutale spietatezza, l’angosciosa atmosfera da Apocalisse imminente, perfino il protagonista senza nome. Ridley Scott si mette al servizio dello script. Delega la componente espressiva più alla parola che non alle immagini, centellinando l’azione e confinandola in precisi momenti, come a compimento di una tensione costruita prevalentemente sugli scambi verbali.
Non sempre il regista riesce a dare adeguata forma cinematografica alla torrenziale e filosofeggiante prosa di McCarthy. Eppure il risultato è riuscito e spiazzante, consapevolmente fuori dagli schemi e dalle mode, discontinuo ma affascinante.
Un mix di generi
Ammantato da un’affascinante patina di derivazione pubblicitaria, tra Parker e Lyne. Ma sporcata dalla terra del deserto che riporta sulle tracce di uno dei suoi film migliori (Thelma & Louise). The Counselor è un incalzante thriller d’azione dove si mescolano, in modo estremamente efficace, violenza ed erotismo. Esplodono nella scena di Cameron Diaz che fa sesso con la Ferrari gialla. Ma tutto è arricchito dalla consueta attenzione maniacale ai dettagli sonori. Dopo il parziale appannamento di Prometheus, Scott qui si riscatta alla grande.