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Film da Vedere

Con Charley Thompson Andrew Haigh racconta la faccia triste dell’America, quella dei loser estromessi dalla retorica del ‘sogno’

Non è azzardato affermare che il britannico Andrew Haigh sia attualmente uno dei registi europei in circolazione più interessanti. Il suo Charley Thompson è un film delicato e intimista. Un’opera, ancora una volta, intensissima, capace di trascinare finanche lo spettatore più disincantato

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Non è azzardato affermare che il britannico Andrew Haigh sia attualmente uno dei registi europei in circolazione più interessanti. In meno di dieci anni è riuscito a imporsi nel panorama internazionale, grazie all’originalità del suo sguardo e alla capacità di maneggiare con un’abilità non comune la rappresentazione cinematografica, in particolare in rapporto al tempo, nel senso che nei suoi film alla cronologia degli eventi si giustappone felicemente la durata emotiva di ciò che si agita nell’interiorità dei protagonisti, tutto quel non detto che, pur non prendendo forma, riesce ad arrivare allo spettatore che abbia adeguatamente empatizzato (se in Weekend era già presente questo aspetto, in 45 anni raggiunge il suo apogeo).

Stavolta, però, Haigh cambia sensibilmente registro, laddove, molto coinvolto emotivamente dal romanzo La ballata di Charley Thompson di Willy Vlautin da cui è tratto il suo ultimo film, ha messo in scena il percorso intrapreso da un travagliato adolescente per guadagnare una vita serena, normale, finalmente al riparo dalla solitudine che lo bracca costantemente. Un’opera, dunque, Charley Thompson (Lean on Pete), più lineare delle precedenti, in un certo senso più convenzionale dal punto di vista formale, ma non meno interessante ed emozionante, anzi.

Charley (il bravo Charlie Plummer, visto anche nel recente Tutti i soldi del mondo, l’ultimo lungometraggio di Ridley Scott), è un quindicenne che vive assieme al padre scapestrato e donnaiolo, poiché la madre li ha abbandonati per un nuovo amore, e si arrangia con vari lavori precari per tentare di avere una vita dignitosa. Con la speranza di un futuro migliore, i due si trasferisco a Portland, dove Charlie passa la sua estate in un ippodromo, stringendo amicizia con un vecchio cavallo di nome Lean on Pete. Quando improvvisamente rimane orfano, il ragazzo si mette in viaggio alla ricerca di una zia lontana, attraversando gli Stati Uniti con il suo amico a quattro zampe.

Il rapporto viscerale e puro che Charlie instaura con Lean on Pete è molto commovente, perché, oltre a rivelarne l’ingenuità e la sensibilità, costituisce la riesumazione di quello perduto con il padre, che a causa di un violento scontro con il marito di una donna con cui aveva intrattenuto una relazione clandestina, dopo un periodo di intense cure in ospedale, perde la vita. Lo stesso Sigmund Freud, nel celebre caso del sogno del piccolo Hans, associava con nettezza l’iconografia onirica equina alla forza travolgente della figura paterna. Infatti, nel film si assiste a un secondo, traumatico decesso, proprio quello del fedele quadrupede.

Ma, simbologie a parte, ciò che più conta in Charley Thompson è la potenza emotiva che attraversa il film, la quale, senza ricorrere all’abuso di stratagemmi strappalacrime, viene trasmessa vividamente allo spettatore, che non può non seguire con apprensione e partecipazione le vicende che di volta in volta scandiscono il coraggioso e necessario tragitto intrapreso dal giovane protagonista. Charley è un ragazzo non comune, silenzioso, che si dà da fare, senza aspettare che le cose gli vengano graziosamente regalate. Ciononostante, a causa della funesta situazione famigliare da cui proviene, è costretto a passare per una serie di estenuanti prove, divenendo finanche, senza accorgersene, un senza tetto. Avrà il suo riscatto, e il dolore che deve affrontare, c’è da esserne persuasi, diviene preziosa energia per affrontare quella consistente porzione di esistenza che gli si para davanti. L’estetica tipica del sogno americano non si materializza, rimane tenacemente fuori campo.

Charley Thompson è un film delicato e intimista, il primo girato da Haigh in America. Un’opera, ancora una volta, intensissima, capace di trascinare anche lo spettatore più disincantato. Charlie Plummer per la sua significativa interpretazione ha ricevuto il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente alla Mostra del Cinema di Venezia dello scorso anno. Completano il cast un incisivo Steve Buscemi, Chloë Sevigny, Travis Fimmel, Steve Zahn e Alison Elliott.

Pubblicato da Teodora Film e distribuito da CG Entertainment, Charley Thompson è distribuito in dvd, in formato 1.85:1 con audio in italiano e originale (DD 2.0 e 5.1) con sottotitoli in italiano e per non udenti opzionabili. È presente una ricca sezione di contenuti speciali con le interviste al regista, all’autore del romanzo e agli attori del film; infine, backstage e trailer.

Trova Charley Thompson su CG Entertainment

  • Anno: 2017
  • Durata: 121'
  • Distribuzione: Teodora Film, CG Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Gran Bretagna
  • Regia: Andrew Haigh

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