A History of Violence è un film del 2005, tratto dall’omonimo romanzo grafico scritto da John Wagner, illustrato da Vince Locke e pubblicato dalla Vertigo (etichetta della DC Comics) nel 1997, noto in italiano come Una storia violenta (edito dalla Magic Press). Il lungometraggio è stato presentato in concorso al 58º Festival di Cannes. Inoltre è l’ultimo film uscito nel mercato del Vhs. Con Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes, Peter MacNeill, Stephen McHattie, Greg Bryk, Kyle Schmid.
Sinossi
Tom Stall, padre di famiglia dall’esistenza apparentemente tranquilla, per legittima difesa uccide due malviventi che tentavano di rapinare la sua tavola calda. Da quel momento la sua vita cambia radicalmente, e niente sarà più lo stesso.
La violenza è disturbante e come tale va descritta. È evidente che Cronenberg prende le distanze dai meccanismi di spettacolarizzazione così tipici dell’ultima Hollywood, nelle sue pratiche “alte” o “basse”: ne risulta un film densissimo di significati ed estremamente inquietante. Bravissimi tutti gli attori, da Viggo Mortensen alla Bello, con una menzione speciale per lo sfregiato e sublime Ed Harris.

Viggo Mortensen e Maria Bello in una scena del film.
A Dangerous Method è un film biografico, ambientato tra Zurigo e Vienna alla vigilia della prima guerra mondiale, si basa sui rapporti turbolenti tra lo psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud, il loro collega Otto Gross e Sabina Spielrein, una donna bella e tormentata che si frappone tra loro. La sceneggiatura è stata curata da Christopher Hampton, che ha basato per il grande schermo un suo lavoro teatrale del 2002, a sua volta basato sul libro di John Kerr Un metodo molto pericoloso del 1993. Inizialmente per il ruolo di Sigmund Freud era stato scelto l’attore austriaco Christoph Waltz, ma a causa di impegni già presi l’attore dovette rinunciare alla parte e venne sostituito da Viggo Mortensen. Con Viggo Mortensen, Keira Knightley, Michael Fassbender, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, André Dietz, Andrea Magro.
Sinossi
La storia della nascita del pensiero psicoanalitico raccontata attraverso il rapporto tra i due colossi della scienza dell’inconscio: Sigmund Freud (Mortensen) e Carl Jung (Fassbender).
Nella ricerca di massima precisione storica, appena prima della pedanteria, o appena dopo il realismo, Cronenberg riesce a spandere un soffio onirico sulla consistenza dei conflitti e delle ragioni. Nei dettagli storici delle esplorazioni scientifiche, tra Zurigo e Vienna, del 30enne Jung e del suo mentore 50enne Freud, Cronenberg tiene stretti nel film, e nella logica emotiva e intellettuale dello spettatore, i fili della passione tra l’insoddisfatto Jung e la nevrotica Sabina, che suggerì la questione fondamentale della tensione mortale della sessualità. È una scelta cruciale: in questa relazione, supervisionata da un Freud in difesa, ci sono luci, ombre, materia e ossessioni di una delle grandi scoperte dell’umanità.

Keira Knightley e Micheal Fassbender in un scena del film