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Il maestro di violino di Sérgio Machado, l’importante è ascoltarsi

Ambientato in un'arena realmente esistente, l'Istituto Baccarelli, che nella favela di Heliopolis a San Paolo in Brasile avvicina i giovani alla musica, Il maestro di violino di Sérgio Machado ha come protagonista il promettente Laerte Dos Santos

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Film di chiusura dell’ultimo Festival di Locarno, vincitore del Gryphon Award al Giffoni Film Festival del 2016, Il maestro di violino del brasiliano Sérgio Machado attinge al vissuto dello stesso regista per raccontare una paura che riguarda tutti gli artisti: quella di non poter più vivere della propria arte.

Ambientato in un’arena realmente esistente, l’Istituto Baccarelli, un’associazione senza fini di lucro nata nel 1998 con l’intento di fornire un’istruzione musicale e artistica a bambini e giovani dai 4 ai 25 anni a Heliopolis, una comunità disagiata di San Paolo in Brasile, ispirato alla formazione dell’Orchestra di Heliopolis, Il maestro di violino ha come protagonista il promettente Laerte Dos Santos (Làzaro Ramos), ex-enfant prodige della musica classica, che vive a San Paolo e proviene da un’infanzia fatta di regole, studio, disciplina, ristrettezze economiche e grandi aspettative da parte dei suoi genitori, che tuttora vivono in affanno.

Laerte ha un sogno, che forse, prima di tutto è il sogno di suo padre, quello di diventare primo violino dell’Orchestra sinfonica di San Paolo. Dopo una prima audizione andata male, i suoi problemi finanziari lo costringono ad accettare una cattedra come maestro di violino all’Istituto Baccarelli, dove si ritrova ad affrontare una classe difficile, composta di ragazzi che non hanno mai avuto attenzione da parte delle famiglie, più preoccupate a mandarli a lavorare che di ricevere un’istruzione adeguata per tirarsi fuori dalla miseria. Laerte, che ha lottato sin da ragazzino per uscire da una vita modesta grazie alla musica, e grazie al sostegno dei suoi genitori, ferito a morte dall’audizione andata male e dalla paura di deludere suo padre, si trova ad avere a che fare con ragazzini adolescenti e già coinvolti in attività criminali e invischiati con i grossi squali della favela; tra mille difficoltà, Laerte riesce a portare la classe ad un livello di eccellenza, ma qualcosa si incrina nel rapporto con suo protetto, il giovane e talentuoso Samuel (Kaique Jesus) e di fronte al bivio che porta nuovamente Laerte sulla strada di una seconda audizione e del tanto ambito posto nell’Orchestra di San Paolo, il maestro di violino ritornerà nella sua classe per dirigerla in una performance di fronte all’intera favela, un’esecuzione che inaugurerà, nella realtà, l’Orchestra di Heliopolis.

In un paese diviso dall’estremo divario sociale, dilaniato dalla guerriglia tra gli abitanti delle favelas e la polizia, il progetto di inclusione sociale dell’Istituto Baccarelli è un potente agente di trasformazione della società, che consente, proprio attraverso la musica, di dare ascolto a tutti. Lo stesso Laerte imparerà a prestare maggiore ascolto a se stesso, al potere che la sua musica e i suoi insegnamenti hanno all’interno di quel microcosmo disagiato, e capirà cosa è veramente importante e cosa lo rende davvero risolto; sempre austero, ruvido, legnoso nelle relazioni sociali, attento alla disciplina, imparerà a lasciarsi andare al suono di rap e della commistione di sonorità che pervadono l’intera storia.

Nato nel 1968 a Salvador de Bahia, da due genitori musicisti che lo hanno avvicinato alla musica (“i miei genitori erano entrambi studenti e non potevano pagare una baby sitter, così io sono cresciuto tra gli strumenti musicali ascoltando musica classica”), Sérgio Machado inizia a collaborare con Walter Salles nel 1995 come assistente alla regia nel film candidato premio Oscar Central Do Brasil e con cui in seguito scrive le sceneggiature di Abril Despedaçado (2001)  e Behind the Sun (2001) .

Al personaggio di Laerte Dos Santos, Machado consegna la sua paura più grande, quella di non poter più dedicarsi alla sua passione, e di non poter fare più il mestiere per il quale ha studiato per tutta la vita (“Ho scelto di fare il regista quando ero molto giovane e non ho mai considerato l’idea di poter far altro mestiere nella vita”); Laerte prende questa paura, la interiorizza e la rielabora, e quando crede di non poter far altro nella vita, si mette in ascolto della sua anima e capisce cosa è davvero importante per lui. Làzaro Ramos, volto e anima di Laerte, è attore, regista e drammaturgo molto popolare in America Latina, con una ricca carriera internazionale, compresa la carica di ambasciatore Unicef per il Brasile.

  • Anno: 2015
  • Durata: 103'
  • Distribuzione: Academy Two
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Brasile
  • Regia: Sérgio Machado
  • Data di uscita: 30-August-2018

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