Lunedì 27 agosto, presso la sede romana dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), è stata presentata la 18° edizione di Locarno a Roma, che si svolgerà all’interno dell’arena di “Notti di Cinema a piazza Vittorio”, dal 30 agosto al 2 settembre. Questa breve, seppur interessante, rassegna proporrà una selezione dei migliori titoli provenienti dalle varie sezioni dell’ultimo Locarno Festival, inclusa l’opera vincitrice del Pardo d’Oro: A Land Imagined del giovane regista di Singapore, Yeo Siew Hua. Tutti i film saranno in versione originale con sottotitoli in italiano e, in caso di pioggia, le proiezioni si svolgeranno presso la vicina Multisala Royal, in via Emanuele Filiberto 175.
La presentazione è stata a dir poco lampo, una stampa cinematografica ancora probabilmente intenta a recensire i film sotto l’ombrellone ha disertato in massa l’incontro. Purtuttavia, il sempre piacevolmente socievole e, talora, anche carismatico Direttore del Festival, Marco Solari, ha prima di tutto annunciato che Carlo Chatrian, dopo anni di un più che discreto lavoro, ha lasciato la guida artistica di Locarno, per passare a dirigere il Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Al suo posto, è stata scelta la poco conosciuta francese Lili Hinstin, nella speranza di proiettare la Kermesse ticinese nel futuro.
Solari ha, inoltre, formulato due sintetiche riflessioni che, a nostro avviso, vale la pena riportare. La prima sui festival in generale, i quali, per lui: “Non si misurano dai migliori tre film, ma dai peggiori tre”. Parole di verità, le sue, che ci rammentano come sovente i selezionatori scelgano opere anche di lontani parenti, amici o compagni di merende politiche, relegandole in qualche angolo remoto del programma, sperando che nessuno si accorga di tali orribili produzioni e, nel contempo, facendo arricchire il curriculum dei membri della conventicola di turno. La seconda riflessione di Solari è, sempre parole sue, di matrice “politica”, ossia, e lo ha ribadito con forza, che gli italiani di Svizzera sono una minoranza poco potente e per sopravvivere culturalmente – Locarno incluso – non possono fare a meno dell’Italia. Quindi, aggiungiamo noi, è il caso che la nostra nazione prenda a cuore quei “pezzi” di Italia che si trovano oltreconfine (la Contea di Nizza, Corsica, Malta, il Ticino e l’Istria e la Dalmazia), salvaguardando di italiano in questi luoghi almeno la lingua e la cultura.
Il programma delle proiezioni a Roma
Giovedì 30
20:30: Inaugurazione della rassegna alla presenza del Presidente del LOCARNO FESTIVAL, Marco Solari
A seguire, A LAND IMAGINED di YEO Siew Hua (95′)
22:30: YARA di Abbas Fahdel (101′)
Venerdì 31
20:30: LE VENT TOURNE di Bettina Oberli (88′)
22:15: TARDE PARA MORIR JOVEN di Dominga Sotomayor (110′)
Sabato 1
20:20: THE EQUALIZER 2 – SENZA PERDONO di Antoine Fuqua (121′)
22:40: M di Yolande Zauberman (105′, documentario)
Domenica 2
20:30: BLACKKKKLANSMAN di Spike Lee (135′)