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Film da Vedere

Faster, Pussycat! Kill! Kill!, il cult movie di Russ Meyer

Faster Pussycat, Kill!Kill! è uno dei tasselli più significativi della sistematica decostruzione condotta da Russ Meyer sul moralismo e sulla falsa coscienza che affliggono gli USA

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Faster, Pussycat! Kill! Kill!, un film del 1965, diretto da Russ Meyer, con Tura Satana, Haji, Lori Williams, Susan Bernard, Stuart Lancaster. È considerato un cult movie, amato da registi quali John Waters (che l’ha definito «il miglior film della storia del cinema») e Quentin Tarantino (Django, Le Iene, Bastardi senza gloria).
È inoltre uno dei film più glorificati su Internet, dove sono molti i siti che vendono gadgets, magliette e posters del film. Il film fu girato interamente in California, con un budget di 45.000 dollari. La lavorazione fu segnata dalle continue liti tra Meyer e Tura Satana. Lei voleva girare le proprie scene in una maniera diversa da come desiderava il regista, che replicava ricordandole che lui aveva sempre l’ultima parola. Non sempre, però, il regista riuscì ad averla vinta. Durante la lavorazione del film Meyer aveva tassativamente vietato a tutta la troupe di fare sesso ma l’attrice infranse il divieto. Il film uscì negli USA il 6 agosto 1965, e si rivelò inaspettatamente un flop. «Il film fu poi riscoperto dalle femministe, ma io l’ho girato solo per fare un sacco di soldi, non pensavo di battere la grancassa. Credo che il pubblico non abbia realmente capito le sottili implicazioni lesbiche che si nascondevano nella trama», spiegò il regista. Il film però si rifece ampiamente negli anni successivi, diventando un film di culto, adorato dalle femministe e dagli amanti del genere exploitation.

Sinossi
Durante una delle loro scorrerie in pieno deserto Mojave, Varla, Rosie e Billie – spogliarelliste dagli enormi seni e dalla spropositata cattiveria – fanno fuori per puro sfizio il malcapitato Tommy e rapiscono la sua fidanzata Linda. Giunto alla fattoria abitata da un vecchio paralitico e dai suoi due rampolli, il diabolico trio mette gli occhi sul gruzzolo di famiglia: il sangue scorrerà a fiumi.

Preceduto da un delizioso monologo che ha per tema la violenza delle donne, girato in un luminoso bianco e nero, coadiuvato da un trio di attrici superlative e diretto da un Russ Meyer in stato di grazia, Faster Pussycat,Kill!Kill! è uno dei migliori cult americani della storia del cinema.Un film sicuramente coraggioso per l’epoca, che parla soprattutto di donne. Di donne assassine. Il potere maschile, intoccabile per l’epoca, viene del tutto rovesciato, con tre donne che la fanno da padrone nei nostri incubi. Le tre prima uccidono un giovane e sequestrano la sua ragazza e poi si ritrovano implicate in una storia inaspettata, in una fattoria da brividi. Il mondo di Meyer è un mondo a parte, condito con la giusta dose di humour e fantasia. Quando il regista non si fa fuorviare dal feticismo mammario, i suoi film denotano sempre un’intelligenza superiore al previsto.

La storia delle tre valchirie (indimenticabile soprattutto l’extralarge Tura Satana) svela l’avidità e i bassi istinti che si nascondono nella provincia americana, quella bigotta e perbenista che fa dell’ipocrisia la propria filosofia di vita. La vena trash che percorre tutta la pellicola permette di giustificare adeguatamente alcuni spunti decisamente non-sense (che cosa ci fanno tre spogliarelliste vaganti in mezzo al nulla?) presenti nella narrazione. Molto ben curato dal punto di vista tecnico, con una bellissima fotografia in bianco e nero, il film è strutturato come un fumetto, dai dialoghi volutamente didascalici, dalla stilizzazione dei caratteri dei personaggi, ivi comprese le loro movenze e le pose, che donano alla pellicola un forte accento grottesco e surreale.

Il film è uno dei pochi di Meyer in cui non si vedono scene di sesso o di nudo esplicite, ma possiede tuttavia una forte carica erotica di fondo. Ma la vera arma vincente è certamente Suvaki Luna Pascual Yamaguchi alias Tura Satana, personalità dominante del film, bad girl dal fisico prorompente e dalle forme mozzafiato evidenziate da abiti neri attillatissimi, quasi una versione su celluloide di una icona degli anni 50, Betty Page, la regina delle pin-up. Girato in un accecante bianco e nero e reso “astratto” dall’infinita orizzontalità degli spazi, Faster Pussycat, Kill!Kill! è uno dei tasselli più significativi della sistematica decostruzione condotta da Meyer sul moralismo e sulla falsa coscienza che affliggono gli USA.

Faster Pussycat, Kill! Kill! si è ritagliato un posto a se stante nell’immaginario collettivo. Colpiscono ancora, a distanza di molti anni, la sua incredibile freschezza e la capacità di anticipare mode e tendenze tipiche di un certo cinema americano indipendente di quegli anni, teso a svecchiare la Hollywood ancorata a modelli vecchi e stantii, per formulare nuovi linguaggi cinematografici.

  • Anno: 1966
  • Durata: 83'
  • Genere: Drammatico, Noir, Grottesco
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Russ Meyer

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