Crazy Heart è un film del 2009 diretto dal regista statunitense Scott Cooper, basato sull’omonimo romanzo di Thomas Cobb. Il film si può fregiare di due Golden Globe: uno per il miglior attore in un film drammatico, vinto da Jeff Bridges e uno per la migliore canzone originale. Il film ha vinto anche 2 Premi Oscar nel 2010, al miglior attore protagonista (Jeff Bridges) e alla miglior canzone originale, andato al brano The Weary Kind di Ryan Bingham. Jeff Bridges canta realmente tutte le canzoni del film.
Alcune scene con Jeff Bridges, Colin Farrell e Robert Duvall sono state girate durante il concerto del cantante Toby Keith, nel Nuovo Messico.
Sinossi
Il film racconta la crisi della vita privata e pubblica del cantante country alcolizzato Bad Blake, interpretato da Jeff Bridges, che riuscirà a ricostruire la propria carriera grazie al supporto e all’amore di una giornalista, Jean Craddock (Maggie Gyllenhaal).
Jeff Bridges e Maggie Gyllenhaal in una scena del film
Gran bel film Crazy Heart che chiama alla ribalta uno dei più bravi attori degli ultimi quarant’anni. Jeff Bridges (per questa prova ingiustamente l’unico premio Oscar della carriera) si trasforma per portare sul grande schermo il personaggio del declinante cantante country Bad Blake, protagonista del romanzo di Thomas Cobb da cui è tratta la sceneggiatura dell’opera prima diretta da Scott Cooper (nel 2015 autore del convincente Black Mass – L’ultimo gangster).
Un’interpretazione superlativa dell’infallibile 66enne attore di Los Angeles, che nell’occasione si esibisce anche cantando con maestria la bellezza di sei brani musicali dell’ottima colonna sonora curata da T-Bone Burnett. Tagliata su misura la sua voce roca, impastata, dell’alcolista grave.
Il racconto in immagini ruota tutto intorno a questo cowboy della chitarra la cui esistenza è ormai ridotta a un fallimento e alle dinamiche spesso perverse del mondo della musica e della discografia. Una storia on the road da un saloon all’altro a rispolverare un repertorio caro solo a vecchi fan che del depresso Bad ricordano solo un passato ormai polveroso. Alle spalle la solita famiglia sfasciata a causa di un’incontrollata attività artistica che ha reso il cantante un donnaiolo impenitente, mai felice.Inaspettata, una storia d’amore sembra poterlo riportare al mondo. Brava, in questa parte del film, Maggie Gyllenhaal (sorella del più celebre Jake).
La base della vicenda, in sé, non è per nulla originale ma la prova attoriale di Bridges regala uno dei film più belli del 2009. Felice cameo di Colin Farrell (anche lui si esibisce con successo in tre pezzi musicali) nei panni dell’erede designato del vecchio artista. Qualche minuto anche per l’intramontabile Robert Duvall.
Crazy Heart è un buon film, asciutto ed essenziale, con un gigantesco protagonista che si conferma tra i migliori attori attuali, meravigliose esibizioni musicali che spezzano continuamente il pathos della vicenda, una fotografia eccelsa sia in interni che in esterni. Insomma, per essere un’opera prima, tanto di cappello.