Luis e gli alieni, disponibile su Netflix, è una favola che racconta la diversità con gli occhi disincantati di un bambino. La pellicola di Wolfgang e Christoph Lauenstein è semplice, chiara, diretta e per questo riesce a far ridere e commuovere.
Luis e gli alieni: la storia.
Luis ha 11 anni e vive solo con suo padre, Armin Sonntag, un ufologo che passa le ore solari a dormire sul divano per poter lavorare la notte. L’uomo, dopo la prematura morte della moglie, si è chiuso in casa con il suo lavoro, dimenticandosi del mondo esterno e soprattutto di Luis. La solitudine del ragazzino ha influenzato sia la vita sociale sia quella scolastica. E’ costante bersaglio dei bulli e il Preside, notando la sua condizione, ha denunciato il tutto agli assistenti sociali. Giunto alla vigilia del suo dodicesimo anno, Luis decide di cucinare la sua torta di compleanno per festeggiare con Armin, ma il giorno dopo l’uomo neanche ricorda che data sia.
Luis e gli alieni: l’incontro.
Il film dei fratelli Wolfgang e Christoph Lauenstein comincia come un classico cartone animato con un personaggio in difficoltà, di cui ci si aspetta un’evoluzione, che in questo caso, però, è già avvenuta, in quanto Luis non è il classico bambino abbandonato. È cresciuto da solo, ma in tal modo ha sviluppato una forza che gli permette di vivere gli schernimenti dei bulli senza soffrirli, e soprattutto, senza impressionarsi davanti all’impensabile: l’incontro con gli alieni. Come se la vita volesse regalare qualcosa di bello a questo ragazzino, nel giorno del suo compleanno, Luis è l’unica persona che assiste alla discesa di un piccolo ufo. Curioso ed emozionato, rincorre nella campagna l’oggetto misterioso e incontra tre alieni. L’incredulità lo spinge ad avvicinarsi a questi tre esserini curiosi che, in tutta risposta, si dimostrano essere energici personaggi, comici e catastrofici. Giunti sulla ‘Tierra’ per poter acquistare un materassino massaggiante, gli amici Wabo, Nag e Mog si presentano a Luis dicendosi felici di conoscere qualcuno di così diverso da loro. Il quartetto imbraccia una serie di irriverenti avventure, con tanto di cattivo extra-terrestre, che però danno alla vicenda il giusto dispiegamento comico promesso fin dalla prima comparsa degli alieni sullo schermo.
La contemporaneità del film
Luis e gli alieni è la giusta risposta ad alcune questioni della contemporaneità; è la risata che abbatte ogni sconforto. Il sorriso di un estraneo che provoca affetto in chi incontra e il consiglio per chi ha ancora paura nell’imbattersi in un ‘diverso’. Con intelligenza, infatti, i Lauenstein pongono il trio nelle condizioni di apparire normali nella loro specificità, che poi è quella stessa naturalezza insita in ognuno di noi. Luis, con gli occhi disarmanti di un ragazzino che ha sofferto troppo, vede in loro una famiglia, perché sono accoglienti, amabili, nonostante le differenze ‘galattiche’.
In un crescendo narrativo, accompagnato da un’interessante colonna sonora, Luis e gli alieni è la favola giusta in questo particolare momento storico. La storia di un’amicizia, quella autentica che non chiede all’altro di cambiare per adeguarsi a noi.
Luis e gli alieni: il trailer.
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