Appaloosa è un film del 2008 diretto da Ed Harris. Il film è un western basato sull’omonimo romanzo di Robert B. Parker e sceneggiato dallo stesso regista Ed Harris in collaborazione con Robert Knott; il cast comprende oltre lo stesso Harris, Viggo Mortensen, Renée Zellweger e Jeremy Irons. Presentato in Italia al Festival Internazionale del Film di Roma 2008 nella sezione proiezioni speciali, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival internazionale del film di Toronto. Il film è stato distribuito nelle sale italiane il 16 gennaio 2009. Seconda opera registica di Ed Harris, dopo il film biografico del 2000 Pollock. Harris ha voluto realizzare un film, ispirandosi ai classici Quel treno per Yuma, Sfida infernale e L’uomo che uccise Liberty Valance.
Sinossi
La vicenda di due amici che, nel west di fine ‘800, vengono assunti per proteggere una cittadina senza legge finita nelle mani di un ranchero rinnegato. L’arrivo di un’attraente vedova manda però all’aria i loro progetti.
Western atipico, moderno ma con molte strizzate d’occhio al classico e ai vari topoi del genere. Atipico perché atipica è la coppia d’eroi protagonista del film, vero punto di forza di questa seconda prova da regista di Harris. È proprio lo strano rapporto tra Virgil Cole (lo stesso Ed Harris) e l’amico fidato Everett Hitch (Viggo Mortensen) il motore di una pellicola ben riuscita e originale, un rapporto denso di ironia, grande rispetto, dedizione, fiducia e amicizia virile, un’amicizia così stretta e inattaccabile da superare anche il potenziale ostacolo alla stessa causato dalla bella Allison French (Renée Zellweger), un’amicizia che in alcune sequenze, una in particolare, sembra sfociare in una tensione carica di omoerotismo. Appaloosa non è un film di grandi sparatorie (che pure ci sono) e inseguimenti a cavallo, è un western diverso, di personaggi ma soprattutto di sacrifici e d’amicizia, quella con la A maiuscola. L’unico rimpianto sta nel vedere come Harris, ottimo attore, si sia prodigato così poco nel mestiere di regista avendo all’attivo due sole pellicole che, a giudicare dalla questa, sembrano davvero poche. Appaloosa rivela una classicità post moderna gestita con vigore e senza pretese leziose, pescando dalla grande tradizione americana, ma anche dalle contaminazioni ‘spaghetti’. Fra silenzi che riempiono ed espandono la storia, il regista-attore si destreggia con sicurezza, cercando di non frammentare troppo un racconto lineare con un cast stellare, rifiutando artifici narrativi come l’ellisse e il flashback, affidandosi egregiamente al commento fuori campo chiarificatore e veicolo del messaggio d’autore. Mortensen e Harris sono semplicemente perfetti, la Zellweger non stona tra le strade di Appaloosa, cittadina difficile ma molto lontana dal lerciume violento di molti film western. Temibile ma allo stesso tempo ruffiano il Randall Bragg di Jeremy Irons che sfoggia il giusto volto da irredimibile impunito.