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Film da Vedere

“Una storia vera” di David Lynch, con Richard Farnsworth, Sissy Spacek e Harry Dean Stanton

David Lynch ha inteso dimostrare di saper costruire e dirigere una storia più realistica e lontana dai film visionari che lo hanno da sempre caratterizzato. La scommessa è riuscita in pieno, grazie anche alla bravura di Richard Farnsworth

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Una storia vera (The Straight Story) è un film del 1999 diretto da David Lynch. Si basa su un fatto realmente accaduto e racconta la storia di Alvin Straight, un contadino dell’Iowa che nel 1994, a 73 anni di età, intraprese un lungo viaggio a bordo di un trattorino rasaerba per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. Straight coprì in 6 settimane la distanza di 240 miglia (386 chilometri circa), viaggiando a 5 miglia all’ora (8 km/h), È stato presentato in concorso al 52º Festival di Cannes.

Sinossi
Il vecchio Alvin Straight ne ha viste davvero tante, negli anni trascorsi sulla strada e in quelli passati sul prato di casa e nel drugstore dietro l’angolo. Un giorno prende il tagliaerba e parte, attraversa a passo di lumaca strade, campi di mais, cieli, il Mississippi per riconciliarsi con il fratello che non vede da troppo tempo.

David Lynch compie un passo molto significativo per la sua carriera, costellata di incubi, allucinazioni visive e psicologiche e ossessioni. The Straight Story rappresenta per il regista una sorta di traguardo, di liberazione, di pace interiore che è riuscito momentaneamente a trovare, per poi nuovamente “scatenarsi” due anni più tardi con il viaggio metafisico di Mulholland Dr. Fatto sta che quello a cui ci troviamo di fronte è un ritratto di una cultura, di un paese, di una persona e di un’entità dal valore inestimabile, ove si possono facilmente scorgere delle vene di tristezza e solitudine interiore, provocate da enormi ferite, sia fisiche che spirituali, di cui ci narrerà il protagonista Alvin Straight nel corso della pellicola. L’anomalia di questa opera, estremamente e insolitamente omogenea di David Lynch, è quella di non apparire neanche come un lavoro del regista, perché priva di tutte le caratteristiche che hanno contraddistinto titoli come Eraserhead, The Elephant Man, Velluto Blu e Strade perdute, difatti, The Straight Story è privo di qualsiasi allusione a tonalità cupe e dark che hanno sempre delineato la filmografia di Lynch. Però, c’è da fare molta attenzione a un particolare: i demoni, i fantasmi, i conflitti interiori che ci ha sempre raccontato Lynch, attraverso la sua “macabra” e vivida creatività, sono ancora presenti, solo che, a differenza di come accadeva nei titoli sopra citati, qui sono quasi invisibili. Alvin Straight, interpretato da un magistrale Richard Fansworth, conserva in sé i terribili ricordi del suo passato come soldato nella seconda Guerra Mondiale, della quale discuterà con un altro personaggio secondario incontrato durante il suo percorso; la figlia di Alvin, Rosie, la fantastica Sissy Spacek, balbuziente e “leggermente ritardata”, evoca sentimenti estremamente dolci e sottili, così come la storia stessa della pellicola, che racconta come Straight sia riuscito, lottando contro la fatica, a raggiungere il fratello Lyle (Harry Dean Stanton) improvvisamente colpito da un infarto, con il quale non si vede da dieci anni; il tagliaerba sul quale viaggia Alvin è un altro elemento che identifica la forza morale e la determinazione di questo grande uomo, che ha vissuto un’intera vita solo per accorgersi che ne dovrà immediatamente iniziare un’altra.

  • Anno: 1999
  • Durata: 111'
  • Genere: Drammatico, Avventura, Commedia
  • Nazionalita: USA, Francia
  • Regia: David Lynch

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