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Film da Vedere

Per festeggiare il quarantennale, Paramount Pictures rende disponibili, in versione restaurata e in alta definizione, Grease e Grease 2

Per il quarantennale di Grease, Paramount Pictures pubblica un cofanetto con le versioni rimasterizzate e in alta definizione del primo e secondo capitolo, con una quantità significativa di contenuti speciali e, in più, i magneti da collezioni con i volti e le immagini del dittico entrato nella leggenda

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Summer sun, something’s begun/But, oh, oh, the summer nights”: il sempreverde tormentone di Grease (1978) non smette di esercitare un invincibile fascino, coinvolgendo nuove generazioni di agguerriti fan. Tratto dall’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey – spettacolo che ebbe un successo enorme, con allestimenti e tournée in tutto il mondo -, il film diretto dall’allora esordiente Randal Kleiser e interpretato dagli indimenticabili John Travolta (reduce da Saturday night fever, 1977) e Olivia Newton-John, è considerato una delle pellicole più celebri di tutti i tempi, oltre a essere il maggior successo nella storia del cinema tratto dagli anni Cinquanta. A livello mondiale ha incassato quasi 400 milioni di dollari, a fronte di un budget di sei, piazzandosi al primo posto nella classifica dei film più visti di quella stagione, sia negli Stati Uniti che in Italia, dove ottenne otto miliardi di lire (circa 18 milioni di euro). Inizialmente la parte di John Travolta fu affidata a Henry Winkler, che interpretando Fonzie in Happy Days sarebbe stato perfetto in quel ruolo. Rifiutò, pentendosene poi amaramente. Per il ruolo di Danny Zuko si pensò anche a Patrick Swayze, il quale, tuttavia, a causa dei suoi problemi fisici, non diede la disponibilità.

La storia, di una semplicità estrema, ha mantenuto negli anni (siamo giunti al quarantennale) una grande capacità di presa sul pubblico, perché, pur non esente da alcuni difetti (in particolare certe eccessive schematizzazioni e talora molte sdolcinature evitabili), il film seppe raccontare il gioioso eccesso di desiderio dell’adolescenza, incarnando una magica vitalità, una voglia di esserci estrema, di vivere fino in fondo. Danny, il giovane spaccone a capo della banda dei T-Birds (senza dimenticare il delizioso contrappunto femminile delle Pink Ladies), e Sandy, la mite ragazza australiana giunta nella caotica scuola superiore di Rydell, interpretarono alla perfezione due stereotipi archetipici in grado di far immedesimare chiunque; e poi la straordinaria colonna sonora, le danze, l’amore: un cocktail perfetto che non conosce il rischio di diventare anacronistico (chi scrive confessa di aver avuto sempre una predilezione per Betty Rizzo, alias Stockard Channing, dotata di grandissimo talento). Per quanto collocato in un’epoca cronologicamente cristallizzata in un passato specifico, Grease rappresentò quell’aspetto universale del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, costituito dalla rinuncia all’individualismo per aprirsi all’altro nell’amore, anche a costo di rivedere le priorità precedenti.

Non ebbe invece la stessa fortuna il secondo capitolo, Grease 2 (1982) di Patricia Birch, che aveva curato anche le coreografie del capostipite. Pur essendo di buona fattura – anzi, a rigore, era meglio diretto dal punto di vista tecnico rispetto al primo –, il nuovo film non possedeva l’anima fresca e sbarazzina del precedente e, in particolare, la colonna sonora non era all’altezza. Più attenzione alle scene di ballo, con tantissimi attori chiamati a raccolta in fastose sequenze di gruppo, ma una storia che replicava maldestramente, rovesciandolo, l’amore tra Danny e Sandy: in quest’occasione il cugino della ragazza australiana, Michael Carrington (Maxwell Caulfield), giunge a Raydell e s’innamora della Pink Ladies  Stephanie Zinoni (interpretata da una discreta Michel Pfeiffer agli esordi). Per poterla avvicinare si tramuta da bravo ragazzo nerd in motociclista, nella migliore tradizione dei T-Birds. Grease 2 fu un insuccesso al botteghino, ma le conseguenze di tale esito risulteranno essere di segno opposto per i due giovani protagonisti: a Michelle Pfeiffer verrà offerta, di lì a poco, una parte di rilievo in Scarface, il capolavoro diretto da Brian De Palma nel 1983, che le aprì le porte del paradiso hollywoodiano; Maxwell Caulfield verrà, invece, trattato dalla mecca del cinema come un lebbroso e, Gettysburg a parte, la sua carriera sarà composta solo da ruoli marginali, in produzioni altrettanto periferiche.

Per il quarantennale dell’uscita di Grease, Paramount Pictures pubblica un cofanetto con le versioni rimasterizzate e in alta definizione (blu ray) di entrambi i film, con una quantità significativa di contenuti speciali e, in più, i magneti da collezioni con i volti e le immagini del dittico entrato nella leggenda.

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