È stato presentato a Roma presso il Teatro Dioscuri al Quirinale il Premio Zavattini. Promosso dalla Fondazione Aamod e Istituto Luce, il premio, giunto alla terza edizione, è rivolto ai giovani filmaker (tra i 18 e i 35 anni) chiamati a presentare il progetto di un cortometraggio, della durata massima di 15 minuti. L’unica, interessante, regola è quella di inserire l’utilizzo di materiale audiovisivo presente negli archivi di Fondazione Aamod e degli altri partner.
La regola è, come detto, interessante, in quanto non solo permette di usufruire di importanti documenti storici ma anche di riscoprire l’importanza e la ricchezza della catalogazione come formazione personale.
Tra i progetti una giuria selezionerà dieci finalisti che seguiranno un corso di formazione in cui saranno affiancati da professionisti del settore, per dirigere il proprio cortometraggio. Tra questi dieci, la giuria decreterà tre vincitori che riceveranno una somma di duemila euro e il supporto necessario per la realizzazione di cortometraggi.
È importante ricordare che il premio prende il nome proprio da colui che in passato ha sempre sottolineato l’importanza e la necessità di un archivio, definito come ‘essere vivente’ per la sua capacità di mantenere viva la storia nonostante il passato. Cesare Zavattini, amante e sostenitore della documentazione e della storia, rimane così un punto fermo nel settore della storiografia cinematografica che, fortunatamente, continua a esistere e resistere.
Simona Grisolia