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71 Festival di Cannes: Mon Tissu Préféré di Gaya Jiji (Un Certain Regard)

Film originale e discosto in parte dalla cinematografia cui ci ha abituato la settima arte del vicino Oriente, Mon Tissue Préféré (My Favourite Fabric) è l’opera prima della regista siriana Gaya Jiji

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Film originale e discosto in parte dalla cinematografia cui ci ha abituato la settima arte del vicino Oriente, Mon Tissu Préféré (My Favourite Fabric) è l’opera prima della regista siriana Gaya Jiji, nata a Damasco nel 1979 ma residente a Parigi, che ha vissuto la prima insurrezione siriana ed i drammi della guerra appena cominciata ma che decide, in quest’opera a tratti di costume sulla società siriana, a tratti quasi surreale, di non raccontare il conflitto in modo diretto, lasciandolo sullo sfondo, attraverso le notizie della radio e della televisione, rendendolo a poco a poco sempre più invasivo della vita quotidiana dei protagonisti, tra disordini, spari ed esplosioni nelle strade.

Al centro della storia è la vita di Nahla, una giovane donna di 25 anni che lavora in un negozio di abbigliamento e vive in una famiglia composta tutta di donne, madre e tre sorelle: la madre sta preparando per lei, la figlia maggiore, un matrimonio combinato con un siriano naturalizzato in America, Samir, con la speranza di poter lasciare il Paese. Nahal, un personaggio femminile complesso, accogliente e respingente, aperto e sfuggente, è fortemente combattuta fra istanze di libertà (sentimentale, sessuale e culturale) e accettazione di tradizioni ataviche, legate per lo più al mondo familiare, alla madre e alle due sorelle. Non è convinta di volersi sposare ma è attirata dall’idea di fuggire, di decidere della sua vita e di essere amata, anche in modo fisico e passionale, sognando spesso a occhi aperti un immaginario amante/principe azzurro. L’incontro combinato avrà un inatteso risvolto: mentre Nahal cerca di capire chi sia l’uomo che ha di fronte, ponendogli domande e cercando di conoscerlo più a fondo, Samir mette gli occhi sulla sorella minore Myriam, più bella, più accomodante e arrendevole. Nahal, delusa ma non disperata, è attirata intanto dalla nuova vicina, la signora Jiji, appena arrivata nel palazzo, che gestisce segretamente una casa di appuntamenti per ospiti bizzarri. La condizione della donna descritta dalla regista è quasi di rassegnazione, solo in sogno c’è piena libertà: ma la sorella più piccola, ancora adolescente, nativa digitale e bravissima a comunicare tramite la rete, non accetta passivamente una sorte predeterminata, decisa a manifestare, ribellarsi al passato, coltivare la speranza.

Il film è stato girato ad Istanbul, in modo da riprodurre una Damasco di periferia, mentre per disegnare gli interni della casa di famiglia della protagonista, fonte di grande ispirazione per la regista è stata la pièce teatrale La casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca.

È un film molto personale – ha raccontato la regista – ispirato dalla mia esperienza e da quella dei miei cari. Inizialmente avevo il desiderio di raccontare la vita di una donna siriana in cerca di libertà, poi è scoppiata la guerra e il destino di questa donna si ritrova più che mai rispecchiato in quello del suo paese. Questo è ciò che ha dato vita al film. Nonostante i tentativi di alcuni cineasti di rompere la censura, il cinema siriano è rimasto prigioniero dello Stato, che è l’unica fonte di finanziamento. I personaggi femminili, in generale, sono poco complessi e si appoggiano sempre a quelli maschili. Le registe donne sono pochissime. Ma credo fermamente in un nuovo cinema siriano che troverà il suo posto attraverso altri mezzi e aprendosi a nuovi orizzonti”.

Al Festival di Cannes del 2016, Gaya Jiji, laureata in cinema all’Università di Parigi 8, aveva ricevuto il premio “Women in Motion” della Fondazione Kering. Mon Tissu Préferé, primo lungometraggio della regista, selezionato da Meditalents, è stato prodotto da Gloria Films, in co-produzione con Dublin Films, Katuh Studio (Germania) e Liman Film (Turchia).

  • Anno: 2018
  • Durata: 95'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia, Germania, Turchia
  • Regia: Gaya Jiji

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