Cadaveri e compari (Wise Guys), un film del 1986 diretto da Brian De Palma. Con Danny DeVito, Joe Piscopo, Harvey Keitel, Ray Sharkey. Incursione nell’umorismo nero da parte di uno specialista dell’horror: Brian De Palma. Sarà per questo che il film non ha avuto un grande successo, ma la sequenza in cui De Vito va a mettere in moto la macchina del boss, temendo che all’accensione sia collegata una bomba, è da antologia.
Sinossi
Due amici, mezze tacche del crimine, ricevono in custodia una grossa somma di denaro e, invece di versarla al loro capo, come dovrebbero, decidono di giocare tutto su un cavallo sicuro. Il cavallo naturalmente perde. La punizione del boss sarà tremenda: ognuno dei due potrà aver salva la vita solo se riuscirà a uccidere l’altro.
Ad inizio film il famoso leone della Metro Goldwyn Mayer anziché ruggire fiero e vagamente contrariato, questa volta pronuncia, in evidente e smagliante dialetto siculo (e pure un po’ roco, come si conviene al re dei felini), il titolo di questo frizzante e divertente film. Ritorno di Brian De Palma alla commedia brillante, dopo la sua affermazione come maestro del thriller e dell’horror. All’inizio della sua carriera, De Palma diresse commedie satiriche percorse da irresistibile comicità: The wedding party (1963/68), da noi solo in vhs con il titolo Oggi sposi, Ciao America (1968), Hi, mom! (1970). Passò quindi per Sorelle (1973), e da quì la pressochè ininterrotta serie di gialli, noir e horror che tutti conosciamo. Cadaveri e compari è una storia ricca di colpi di scena, assai divertente, che ci riporta alle commedie satiriche tanto care al regista. La scelta di Danny De Vito come attore protagonista, affiancato da una spalla di notevole bravura, Joe Piscopo, è la carta vincente di De Palma, che si avvale della sceneggiatura di George Gallo e Paul Bryan Eads. Il film deve molto al montaggio di Jerry Greenberg, che ha selezionato e assemblato le scene realmente movimentate dell’esagitato Danny De Vito, come sempre all’altezza di ogni situazione e questa volta assoluto protagonista, dopo partecipazioni importanti in All’inseguimento della pietra verde, Qualcuno volò sul nido del cuculo e ancora come protagonista in Per favore ammazzatemi mia moglie. Un buon film da vedere (o/e rivedere), il divertimento assicurato, una strepitosa parodia nera dell’iconografia mafiosa al cinema.