The Canyons, un film del 2013 sceneggiato dallo scrittore Bret Easton Ellis e diretto da Paul Schrader, regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense, considerato uno degli autori cardine della New Hollywood. Nel 1976 scrive la sceneggiatura di Obsession – Complesso di colpa per Brian De Palma. Sempre nel 1976, Martin Scorsese dirige il film Taxi Driver da una sua sceneggiatura, scritta in un periodo di depressione dovuto alla solitudine e all’alcolismo. Nel 1980 collabora nuovamente con Scorsese, che lo chiama per riscrivere la sceneggiatura di Toro scatenato.
Sinossi
Christian (James Deen) è un ventenne ricco, prepotente e manipolatore. Produce film ma quello che ama di più fare è riprendere i suoi incontri di sesso a tre. La fidanzata Tara (Lindsay Lohan) è, invece, una ex modella che pur di stare con Christian e mettere le mani sulla comodità dei suoi soldi non ha esitato a calpestare la propria dignità. In una Los Angeles in cui le ossessioni sessuali e le ambizioni regnano sovrane, le loro vite saranno cambiate da un incontro sessuale che li condurrà in un percorso di violenza, inganni e paranoia.
«Perché il film si apre con una serie di cinema chiusi? Un’idea mia. Voglio che il pubblico capisca fin da subito che questo film non è stato concepito per la sala, è un film sul post-cinema, sulla morte della sala cinematografica, nato per essere poi visto su numerose piattaforme video… Per questo ho deciso di martellare lo spettatore con queste immagini». (Paul Schrader)
La recensione di Taxi Drivers (Elisabetta Colla)
Lo scrittore americano Bret Easton Ellis, noto soprattutto per i suoi romanzi American Psycho e Le regole dell’attrazione, da cui sono stati tratti gli omonimi film (rispettivamente usciti nel 2000 e 2002), firma ancora una sceneggiatura al vetriolo, The Canyons, dove i protagonisti, non più yuppie ma attori in carriera, sono disposti a tutto e di più per arrivare (o restare) dove vogliono. Con l’aiuto del regista Paul Schrader, che trasforma lo script in un film asciutto ed ossessivo presentato fuori concorso a Venezia 2013, si compone una storia di torbide passioni e pericolosi giochi di potere.
La bella Tara (una Lindsay Lohan in gran forma), ex attrice squattrinata, vive con il ricchissimo produttore Christian, che ama organizzare e filmare incontri erotici di gruppo ai quali la donna non può sottrarsi, pena il ritorno alla vecchia vita. Christian, che ama avere il controllo sugli altri (ma è costretto dal ricchissimo padre ad andare dallo psichiatra una volta a settimana in cambio dell’accesso al fondo fiduciario) scopre che Tara ha aiutato un suo ex-fidanzato, Ryan (l’attore Nolan Funk), ad avere la parte in un film da lui prodotto e che, nonostante sia ora il ragazzo della sua assistente Gina (Amanda Brooks), Tara lo frequenta ancora di nascosto. Su questo gioco di incontri segreti, minacce, ricatti e sospetti, si scatena la vena noir dello scrittore, che delinea un quadro acido e perfido del sottobosco hollywoodiano nel quale, al di là del divismo di pochi, si cerca di stare a galla con ogni mezzo: prestazioni sessuali di scambio, ipocrisie e voyerismo, bugie e legami di convenienza. La perdita del controllo porterà Christian (impersonato dal pornodivo James Deen) ad estreme conseguenze, rapidamente coperte e messe a tacere dal minaccioso silenzio imperante nelle ville con piscina della New Hollywood.
Il film ben evidenzia il vuoto sottostante ad un certo ambiente, i cui giovani protagonisti giocano con le vite altrui quasi senza rendersene conto, del tutto organici ad un mondo alla deriva.