Wim Wenders con Papa Francesco, un uomo di parola conferma la direzione presa da tempo. Da sempre cittadino del mondo come pochi, in questa fase della sua vita riflette nel cinema uno sguardo ancora più universale, nell’urgenza di evidenziare i mali da cui sono afflitti l’uomo e il mondo.
Dopo lo straordinario viaggio de Il sale della terra, il cineasta tedesco si concentra su un uomo trasversale e rivoluzionario: Papa Francesco. Il film è una sinfonia di domande, come Wenders stesso lo definisce. Attraverso un concetto visivo e narrativo che conduce lo spettatore in un incontro faccia a faccia con il Papa, si crea un vero dialogo tra Francesco e l’umanità. Wenders è rimasto colpito da una figura che, primo padre della Chiesa dell’America del Sud, ha scelto come nome di investitura quello di un uomo altrettanto rivoluzionario: San Francesco. Insieme ai concetti di povertà e ‘naturalismo’, dati distintivi del frate di Assisi, entriamo nella rivoluzione della povertà che il Papa argentino ha iniziato col suo pontificato. Eccezionalmente, il film è co-diretto dal Vaticano, focalizzandosi su argomenti universali: morte, giustizia sociale, immigrazione, ecologia, disparità di reddito, materialismo, ruolo della famiglia.
Nei filmati tratti dagli archivi dei viaggi papali tocchiamo con mano la condivisione e l’‘immedesimazione’ del pontefice con gli ultimi, i più fragili, i dimenticati, coloro che subiscono direttamente le conseguenze di un sistema economico che Francesco attacca apertamente. Dal Congresso degli Stati Uniti a Ground Zero, dal monumento Memoriale dell’Olocausto Mondiale a Gerusalemme, ai detenuti e profughi. In Israele e in Palestina, in Asia, in Africa, in Sud America. Dalle immagini che scorrono e che ci mettono davanti uomini e continenti devastati, saccheggiati, inquinati, disumanizzati nella guerra, nella povertà, nell’ingiustizia, Papa Francesco, un uomo di parola appare un ponte che abbraccia tutti e li mette al centro di un’attenzione indispensabile, responsabilizzando ciascuno di noi.
L’intervista diretta con Wim Wenders che si amalgama e rende ancora più intimo il dialogo con chi guarda ci fa incontrare un uomo che vive secondo i principi che predica e che ha conquistato la fiducia di persone di ogni ceto sociale, confessione religiosa, compresi gli atei, anch’essi amati da Dio, come Francesco afferma con la massima convinzione.