fbpx
Connect with us

Film da Vedere

Cell Block 99, il film di S. Craig Zahler con l’imponente Vince Vaughn, è un’amabile rivisitazione del filone prisoner movie

S. Craig Zahler con Cell Block 99 rivisita il genere prisoner movie, sabotando in modo interessante la struttura tipica di un filone cinematografico che necessita da tempo di qualche salutare innovazione

Pubblicato

il

Le teste fracassate al suolo a suon di portentosi calci sferrati dall’imponente protagonista di Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi, l’impietrito ma all’occorrenza assai reattivo Vince Vaughn, ricordano non poco il finale tragicomico di Grindhouse (2007) di Quentin Tarantino, in cui una delle ragazze protagoniste, in un impeto di rabbia, non esitava a percuotere il malconcio Kurt Russel con un ultimo, devastante colpo di grazia; ma anche, e soprattutto, l’iconografia trash-splatter del film di culto, e primo lungometraggio, del celebre regista neozelandese Peter Jackson, Bad Taste (Fuori di testa, 1987), in cui certo non si lesinava a crani disintegrati. Stupisce, incuriosisce e diverte la virata violenta e anche un po’ grottesca del buon film di S. Craig Zahler, in cui viene piacevolmente riattivato e rivisitato il genere prisoner movie, che da un po’ di tempo mancava di presentare qualche variante significativa e degna di attenzione.

Alla sua opera seconda, il regista, sceneggiatore, scrittore, musicista e direttore della fotografia statunitense realizza un ibrido dove confluiscono diversi stilemi che rendono l’insieme qualcosa di non già visto, in particolare per l’articolazione interna della storia e la scansione tra un’introduzione sobria e drammatica e un epilogo violento e sanguinolento che, in un certo senso, mette alla prova la verosimiglianza della vicenda messa in scena: ma questo, si badi bene, non è un difetto, piuttosto un benvenuto cortocircuito che sabota in modo interessante la struttura tipica di un filone cinematografico che quasi sempre si dipana nella collaudata successione condanna ingiusta (o eccessiva rispetto al reato commesso)-pena esemplare (che diventa persecuzione)-finale liberatorio.

L’ex pugile Bradley Thomas (Vince Vaughn) vede la sua vita andare i pezzi, quando è in crisi con la moglie e perde il suo lavoro di carrozziere. Per sbarcare il lunario si vede costretto a tornare alla vecchia attività di corriere della droga. Ritrovatosi coinvolto in una sparatoria tra poliziotti e malviventi, finisce in carcere dove viene costretto a compiere azioni di estrema violenza.

Oltre ai suddetti riferimenti cinematografici, in Cell Block 99 risuonano anche molte delle suggestioni provocate da uno dei film più caustici di Nicolas Winding Refn, quel Bronson (2008) intepretato da Tom Hardy, in cui si narravano le gesta di Michael Peterson, il detenuto più pericoloso della Gran Bretagna, recluso per oltre trentacinque anni in carcere, di cui trenta in isolamento. Vedere Bradley con il suo metro e novantacinque d’altezza seminare il panico tra i secondini che tentano inutilmente di fermarlo non può non far tornare alla memoria la furia dell’uomo raccontato dal regista danese.

A funzionare nel film S. Craig Zahler è in particolare il personaggio protagonista, i cui tratti caratteriali – da un lato taciturno e bonario, dall’altro pronto a esplodere se messo alle strette – rivelano un animo dotato di una certa statura etica, laddove è ancora in grado di distinguere il bene dal male, sebbene sia immerso in un universo malavitoso cui avrebbe rinunciato molto volentieri, ma a cui è stato costretto a fare ritorno per consentire alla propria famiglia un tenore di vita dignitoso. La premessa del precipitare vertiginoso degli eventi è, infatti, la mancanza di una struttura sociale capace di garantire anche i soggetti più deboli, per tale motivo destinati ad abbracciare il mondo dell’illegalità. In questo senso, Cell Block 99 ridimensiona notevolmente anche la retorica dell’opulenza e del ‘benessere per tutti’ sempre sventolata dagli Stati Uniti d’America.

Un film, dunque, piacevolissimo che, nonostante la non breve durata (poco più di due ore), riesce a calamitare lo sguardo dello spettatore, che senza cedimenti segue l’interessante sviluppo dei fatti fino al potente finale.

Distribuito da Universal Pictures, Cell Block 99 – Nessuno mi può fermare è disponibile in dvd in formato 1.85:1, con audio (Dolby Digital 5.0) e sottotitoli in diverse lingue. Nei contenuti speciali il Making of del Featurette.

  • Anno: 2015
  • Durata: 125'
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Azione, Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: S. Craig Zahler

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers