Il terzo lungometraggio diretto dall’attore e regista statunitense John Krasinksi, A quiet place – Un posto tranquillo, è un thriller/horror che ha come protagonista una famiglia costretta a vivere nel silenzio più assoluto, a causa di una minaccia ignota attratta dal suono, che attacca qualsiasi rumore. Se la loro voce verrà udita saranno uccisi.
A quiet place – Un Posto tranquillo è stato presentato al Southwest Film Festival 2018 e ha ottenuto lusinghieri consensi di pubblico. La sceneggiatura scritta da Scott Beck e Bryan Woods, in collaborazione con John Krasinski, è stata molto apprezzata da Emily Blunt, la moglie di quest’ultimo, la quale interpreta il ruolo della protagonista accanto a lui. Per i due attori, sposati dal 2010, è il primo film insieme.
Ciò che colpisce di A quiet place è l’innovativa sceneggiatura priva di dialoghi, che si pone in netto contrasto con la nostra epoca, in cui la comunicazione è essenziale, soprattutto quella verbale. Eppure, è proprio in questa sorprendente trovata che risiede l’originalità del film, laddove suscita nello spettatore suspense e sgomento, non annoiandolo mai un secondo, bensì tenendolo inchiodato alla sedia, per scoprire il finale.
John Krasinki, protagonista insieme a una straordinaria Emily Blunt, cerca di proteggere nel miglior modo possibile moglie e i figli, affrontando una serie di difficoltà, cercando di sconfiggere le bestie feroci che hanno decimato metà della popolazione. Nel cast troviamo una bravissima Millicent Simmonds, classe 2002, giovanissima attrice, realmente sorda, che interpreta Regan, la secondogenita della coppia, apparsa recentemente in Wonderstruck di Todd Haynes.
Il film è stato girato quasi interamente nello stato di New York, e in particolar modo nelle contee di Ulster e Dutchess. Il budget è stato di 17 milioni di dollari, davvero pochi, visti i costi elevati di altre produzioni cinematografiche hollywoodiane.
Nonostante l’utilizzo di creature aliene sulla Terra come minaccia non sia un’idea originale, A quiet place – Un posto tranquillo riesce comunque a tenere lo spettatore con il fiato sospeso. Il risultato è un lungometraggio in cui il comparto sonoro gioca un ruolo di primo piano, coadiuvato da una solida sceneggiatura e da ottimi effetti speciali. Se ne consiglia senza dubbio la visione. Provare per credere.