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David di Donatello 2018: Ammore e malavita dei Manetti Bros. è il miglior film. Miglior regia a Jonas Carpignano

La pioggia di nomination (15 candidature) al musical dei fratelli Manetti si è trasformata in cinque statuette compresa la più importante. Ammore e Malavita è il miglior film italiano dell’anno. E poi, il trionfo del giovane Jonas Carpignano come miglior regista per A ciambra

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Un’edizione dei David altalenante, con una ‘dispersione’ dei premi che non ha consentito di decretare un vincitore assoluto. Il momento topico della serata è stato quello che ha visto protagonista Steven Spielberg, premiato con un David speciale. “Mi sono da sempre ispirato ai grandi maestri del cinema italiano – ha dichiarato ricevendo il premio da Monica Belluccicome Rossellini, Fellini, Antonioni, Bertolucci, De Sica, Risi, Visconti, Tornatore, Wermueller, Benigni”.

Diane Keaton ha premiato Renato Carpentieri per il suo ruolo ne La Tenerezza di Gianni Amelio. Commosso fino alle lacrime: “La tenerezza è una virtù rivoluzionaria, anche la cortesia ma nella cortesia c’è un pizzico di ipocrisia. Il rischio ogni tanto fa bene, Amelio 28 anni fa mi ha preso per fare il suo primo film e oggi mi ha preso per questo suo secondo… ogni tanto il rischio bisogna correrlo, ci sono tanti attori bravi“.

Due momenti emozionanti sono stati il premio a Stefania Sandrelli, standing ovation per lei che ha ricordato il suo primo compagno di lavoro Marcello Mastroianni e “queste nozze d’oro con il cinema, un sogno iniziato nel 1961“. Molte emozioni e ricordi anche per Giuliano Montaldo che ha ricordato: “Ho iniziato 68 anni fa come attore in Achtung Banditi di Carlo Lizzani, 68 anni dopo mi ritrovo qui come attore. Probabilmente se avessi preso un premio allora forse non avrei fatto la vita faticosissima del regista ma quella noiosa dell’attore“.

La pioggia di nomination (15 candidature) al musical dei fratelli Manetti si è trasformata in cinque statuette compresa la più importante. Ammore e Malavita è il miglior film italiano dell’anno.

E poi, il trionfo del giovane Jonas Carpignano come miglior regista per A ciambra che ringrazia l’Accademia e fa una battuta a Pierfrancesco Favino (“prima portavo il caffè e ora sei tu a portarmi qualcosa”).

 

Tutti i vincitori di questa edizione

MIGLIOR FILM
Ammore e malavita dei Manetti Bros.

MIGLIOR REGIA
Jonas Carpignano per A Ciambra 

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Nico, 1988 

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Sicilian Ghost Story 

MIGLIOR PRODUTTORE
Gatta Cenerentola 

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine Trinca per Fortunata

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Renato Carpentieri per La tenerezza

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Claudia Gerini per Ammore e malavita

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuliano Montaldo per Tutto quello che vuoi

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Napoli velata

MIGLIORE MUSICA
Ammore e malavita

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Ammore e malavita

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Napoli velata 

MIGLIORE COSTUMISTA
Ammore e malavita 
Riccardo va all’inferno

MIGLIOR TRUCCATORE
Nico, 1988

MIGLIORI ACCONCIATURE
Nico, 1988 

MIGLIOR MONTAGGIO
A Ciambra

MIGLIOR DOCUMENTARIO
La lucida follia di Marco Ferreri 

MIGLIOR EFFETTI DIGITALI
Gatta Cenerentola 

MIGLIOR SUONO
Nico, 1988 

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
The Square di Ruben Ostlund

MIGLIOR FILM STRANIERO
Dunkirk di Christopher Nolan

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