Film da Vedere

Scent of a Woman – Profumo di donna. Cosa sapere sul film di Martin Brest.

Vincitore di tre Golden Globe (Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico a Al Pacino, Migliore sceneggiatura a Bo Goldman) e del premio Oscar al Miglior attore protagonista, Al Pacino, Scent of a Woman, commedia dal retrogusto aspro e remake con ampie variazioni sul tema imbastito da Risi, si fa apprezzare per una sceneggiatura robusta

Published

on

Scent of a Woman – Profumo di donna, un film del 1992 diretto da Martin Brest, con protagonista Al Pacino. È il remake dell’omonimo film Profumo di donna del 1974, diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman, tratto dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino del 1969. Vincitore di tre Golden Globe (Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico a Al Pacino, Migliore sceneggiatura a Bo Goldman) e del premio Oscar al Miglior attore protagonista, Al Pacino. Da segnalare la partecipazione del quasi esordiente Philip Seymour Hoffman.

Sinossi
Di modesta famiglia, Charlie Simms è riuscito a frequentare un college elitario a Baird, vivono a Boston. Per guadagnare un po’ di dollari, il giovane accetta di tener compagnia per un week-end a Frank Slade, un anziano colonnello, la cui nipote, con marito e figli, vuole passare altrove il Giorno del Ringraziamento. Prima di entrare in servizio, Charlie insieme ad un amico, George Willis Jr., ha assistito ai preparativi di uno scherzo contro il preside, che viene inondato da un liquido colorato. Il preside apre una inchiesta ed esige dai due testimoni i nomi dei colpevoli: se non li avrà, Charlie perderà la borsa di studio per Harward. Quanto a George, nulla potrà capitargli, perché il padre è uno dei finanziatori della Scuola. Intanto, i primi approcci con il colonnello sono difficili: Slade è cieco, scorbutico, beone ed aggressivo, parla solo di servizio militare e disciplina. In più, partiti i parenti, egli decide di divertirsi. Con l’aiuto di Charlie il colonnello vola a New York e prende una suite al Waldorf Astoria, noleggia una limusine con l’autista e frequenta ristoranti di lusso. Una notte, di ritorno da una fugace avventura, tenta di spararsi, perché si sente invecchiato e deluso. Charlie è solo, non ha accanto a se né padre, né patrigno (un bottegaio dell’Oregon), ma insiste nel non voler denunciare, a costo di compromettere il proprio avvenire. Ma ecco presentarsi il colonnello Slade, che esaltando i ragazzi onesti e non delatori e ridimensionando quelli fortunati, strappa l’applauso degli allievi ed un verdetto favorevole dei professori.

Commedia dal retrogusto aspro e remake con ampie variazioni sul tema imbastito da Risi, Scent of a Woman si fa apprezzare per una sceneggiatura robusta (opera di Bo Goldman, già premiato con l’Oscar per la sceneggiatura dell’eccelso Qualcuno volò sul nido del cuculo), una direzione accorta ed una prova d’attori che offre ad Al Pacino un’occasione suprema per confermare il suo talento ma che mette soprattutto in risalto le qualità di Chris O’Donnell, eccellente nel suo modo di esprimere il disagio e una differenziatissima gamma di emozioni davanti al carisma di Pacino. Una parte della critica italiana, tradendo un visibile campanilismo (il lavoro di Risi, tratto da Il buio e il miele di Giovanni Arpino, con un Vittorio Gassman in forma smagliante, non doveva essere nemmeno confrontato con quello della coppia Brest-Pacino), ha stigmatizzato il film, che a dispetto di ciò si è guadagnato tre Globi d’oro (miglior film, attore, sceneggiatura) ed è stato candidato a 4 premi Oscar: miglior film, regia, attore, sceneggiatura.

Commenta
Exit mobile version