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L’esorcista di William Friedkin – torna in sala il capolavoro horror

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In occasione del 50esimo anniversario, torna in sala il capolavoro horror: L’esorcista, un film del 1973 diretto da William Friedkin,tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse anche la sceneggiatura del film. Distribuisce Warner Bros.

L’esorcista Curiosità

La pellicola ha avuto molto successo malgrado i problemi di censura e, negli anni seguenti, sono usciti nelle sale due sequel: L’esorcista II – L’eretico del 1977, L’esorcista III del 1990 e una riedizione in versione integrale del 2000, con circa undici minuti di scene inedite.

Nel 1974 è stata anche realizzata una versione cinematografica turca chiamata Şeytan, mentre nel 2016 è servita da ispirazione per l’omonima serie televisiva The Exorcist.

Ben accolto dalla critica, il film divenne presto un punto di riferimento del cinema moderno, acquisendo una notevole popolarità e avendo un forte impatto culturale. Con Ellen Burstyn, Max von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb, Kitty Winn.

L’esorcista la Trama

La dodicenne Regan MacNeil, figlia della nota attrice Chris, comincia a dare insoliti segni di squilibrio: dalla sua camera provengono violenti rumori, diventa isterica ed è assillata da sogni terrificanti. Oltre a ciò, un regista amico di famiglia viene trovato morto dopo essere stato da solo con lei. I medici che l’hanno in cura si dichiarano impotenti di fronte alle stranissime manifestazioni di Regan, arrivando a ipotizzare che la ragazza sia “posseduta” da forze esterne. Di ciò si convince anche la madre, che chiama un sacerdote a visitarla: ma quando il religioso rimane vittima del Maligno che alberga nel corpo di Regan, si deve far ricorso a un vero esorcista, che ingaggia un’epica notte di battaglia col demonio.

Recensione

L’esorcista è uno dei film horror più celebri e per molti critici uno tra i migliori nel suo genere.

William Friendkin (già noto al pubblico per Il braccio violento della legge del ’71) realizza un horror talmente realistico e disturbante che al tempo molti spettatori accusarono malori in sala.

Un realismo perseguito con ogni mezzo, anche percuotendo alcuni membri del cast per ottenere le espressioni afflitte e terrorizzate del film, o portando la temperatura del set sotto lo zero per mostrare il gelo del demonio davanti a Dio.

Grande accuratezza della regia e della fotografia che porteranno alla nascita di alcune sequenze memorabili, entrate nella storia della settima arte.

Le sequenze cult

Come la scena in cui il prete anziano, padre Merrin (interpretato da Max von Sydow), scende da un taxi e si trova di fronte alla residenza MacNeil, ormai avvolta quasi completamente dalla nebbia, a eccezione di un piccolo fascio di luce proveniente da un lampione sul ciglio della strada e dalla cameretta di Regan, come a simboleggiare la resistenza della piccola al gelo e all’oscurità del diavolo e il tenue bagliore di speranza portato da padre Merrin.

Il mito legato a L’esorcista è stato sicuramente amplificato dal finale misterioso che ancora oggi è argomento di numerosi dibattiti e che più che mai divide ottimisti e pessimisti.

Il film di William Friendkin è uno dei capisaldi del cinema horror e come tutti i capolavori con il tempo ha ottenuto giudizi sempre più positivi da parte della critica e del pubblico.

Per gli amanti del cinema o per chi semplicemente volesse avvicinarsi a questo splendido mondo, L’Esorcista rimane un vero e proprio punto fermo della cinematografia mondiale.

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