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Il Club dei 27, il nuovo film di Matteo Zoni: Giuseppe Verdi, come non l’avete mai sognato. In tour nei cinema dal 26 Febbraio

Mateo Zoni torna sul grande schermo con Il Club dei 27 per raccontare un Giuseppe Verdi rubato alla solennità, ai busti e alle celebrazioni, per portarlo nell’Italia di oggi. l film è illuminato dalla fotografia di Daniele Ciprì e montato da Andrea Maguolo (Lo chiamavano Jeeg Robot). Prodotto da Kobalt Entertainment, Malìa e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di SIAE e del Comune di Parma

Pubblicato

il

Kobalt Entertainement, Malìa, Istituto Luce Cinecittà

 con Rai Cinema

presentano

Il Club dei 27

il nuovo film documentario

di

MATEO ZONI

Giuseppe Verdi, come non l’avete mai sognato

In tour nelle sale a partire dal 26 febbraio

Una produzione

Kobalt Entertainement, Malìa, Istituto Luce Cinecittà

 con Rai Cinema

Prodotto da

David Moscato, Filippo Viola, Alessandra Acciai, Giorgio Magliulo, Roberto Lombardi

con il patrocinio della Siae 

con il patrocinio del  Comune di Parma

una distribuzione Istituto Luce Cinecittà

Mateo Zoni torna sul grande schermo con Il Club dei 27, il nuovo film che segue ‘Ulidi piccola mia’, uno dei debutti più originali degli ultimi anni, nel suo abbattere i confini tra film documentario e fiction. E Il Club dei 27 continua la ricerca, a partire dal soggetto del film: il mito di Giuseppe Verdi, e del Paese del Melodramma, l’Italia.

Ma quello di Zoni è un Verdi rubato alla solennitàai busti e alle celebrazioniper portarlo nell’Italia di oggi, a spasso nelle sue terre tra Parma e Piacenza, a portata di nativi digitali.

A restituirne il mito, il sogno, la visionarietà, il romanticismo e l’orgoglio, è un ragazzino di appena 14 anni, Giacomo, che ha un sogno: entrare nell’esclusivo Club dei 27, un’associazione dedita alla conservazione del culto per il Maestro. Una cerchia strettissima, composta da soli 27 uomini, tanti quanti le opere composte da Verdi. Signori che si presentano così: ‘Piacere Traviata, piacere Rigoletto, Aida, Messa da Requiem…’. Giacomo è troppo piccolo per poter entrare a far parte del Club, il suo sogno è inammissibile. Ma a parte l’età, ha i numeri e la tenacia per non smettere di sognarlo…

Con una storia e un protagonista ‘realmente incredibili’, Zoni ci fa capire perché ancora oggi Verdi sia l’autore d’Opera più rappresentato al mondo, perché nel pianeta almeno due volte al giorno vada in scena una Traviata, perché Verdi sia un motivo di orgoglio per ogni italiano, e perché certe storie non smettono di appassionarci e farci sognare a occhi aperti.

Il Club dei 27 inizia un tour nelle sale da Lunedì 26 febbraio, a Milano (cinema Anteo), e toccherà tante città ‘d’opera’: da Torino e Roma a Parma e Reggio Emilia, Bologna (dove partecipa al Festival ‘Visioni italiane’), Genova, Firenze e tanti altri centri, lungo tutto il mese di marzo. Prodotto da Kobalt Entertainment, Malìa e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di SIAE e del Comune di Parma, il film è dipinto dalla fotografia di Daniele Ciprì, montato da Andrea Maguolo (Lo chiamavano Jeeg Robot), con una serie di preziosi filmati dell’Archivio Luce su episodi mitici o buffi della lirica del ‘900, e, naturalmente, una colonna sonora da sogno, firmata dal Cigno di Busseto. Sorprendenti i giovanissimi protagonisti, su tutti il protagonista melomane Giacomo Anelli (in)credibile nei panni di se stesso, come in quelli di Giuseppe Verdi.

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