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Presentato il nuovo progetto di Cinecittà, il Ministro Franceschini: “tornerà a essere quel che è stata nel passato”

Il Ministro Dario Franceschini insieme al presidente di Istituto Luce, Roberto Cicutto, al presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, Felice Laudadio, e Nicola Borrelli, della Direzione Generale Cinema, hanno presentato il futuro di Cinecittà: progetti in corso, nuove attività e importanti piani di sviluppo

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Con l’acquisizione nel 2017 da parte di Istituto Luce, gli studi di Cinecittà sono tornati alla gestione pubblica. Un rilancio dello storica azienda cinematrografica italiana e un avvenimento non solo culturale, ma anche un importante progetto economico che unisce in un unico soggetto le attività di mercato di Cinecittà Sudios, legate alla gestione dei Teatri e alla produzione di opere audiovisive – dai film alle serie televisive, dai programmi TV alla pubblicità, alle serie web – con le attività di interesse generale storicamente affidate a Istituto Luce: dalla promozione all’estero del cinema italiano al sostegno delle opere prime e seconde e la conservazione dell’Archivio Storico. Un piano che nel lungo termine prevede il coinvolgimento della Rai (così come voluto dalla nuova legge sul cinema), sia come struttura produttiva che come partner con le Teche Rai, a cui si aggiunge la partecipazione del Centro Sperimentale di Cinematografia nel ramo della formazione.

Un progetto che vede un sensibile rilancio degli stabilimenti, i quali, grazie all’aumento del tax credit, sono tornati ad attirare le grandi produzioni straniere di cinema e tv. “Stiamo lavorando per portare tutti i teatri di posa a livello degli standard internazionali” afferma Roberto Cicutto, presidente dell’Istituto Luce “il prossimo triennio vedrà la costruzione di 2 nuovi grandi Teatri di posa, uno dei quali sarà il più alto a Cinecittà. Si ricostruirà il Teatro 7, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e che ospiterà una sofisticata piscina dedicata alle riprese subacquee”. Sono attesi per il 2018 i primi ciak di nuove produzioni italiane e coproduzioni internazionali, tutte realizzate nei Teatri di posa di Cinecittà. La prima produzione attiva ormai da due settimane è l’attesa trasposizione televisiva de Il nome della rosa, per la regia di Giacomo Battiato con John Turturro Rupert Everett. 

“Siamo simbolicamente all’inizio di un nuovo futuro per Cinecittà” – aggiunge il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini “la nuova legge sul cinema ha superato molte barriere, ha cercato di mettere questo importante settore culturale al centro delle strategie di sviluppo del Paese. Anche per questo oggi il tax credit sta dando molti risultati. La nuova legge cinema ha previsto che il Fondo Unico Cinema e Audiovisivo ammonti a un minimo di 400 milioni e sia alimentato, come in Francia, in base al principio che i contenitori sostengano i contenuti. La norma di legge prevede che al fondo cinema sia destinato l’11% delle entrate fiscali che derivano dalle attività collegate al settore, dalle telecomunicazioni ai broadcaster televisivi. I primi elementi disponibili evidenziano che già nel 2018 le risorse saranno superiori a 400 milioni di euro. Le risorse aggiuntive che ne deriveranno verranno utilizzate per finanziare il tax credit internazionale che sta riscuotendo un notevole successo. Gli attuali 25 milioni di euro previsti sono praticamente in fase di esaurimento anche se siamo all’inizio dell’anno. Investire ulteriori risorse significa sostenere gli investimenti delle produzioni internazionali, ossia far lavorare e produrre entrate fiscali per il nostro paese, il che si traduce anche in una grande promozione dell’Italia nel mondo”.

Già annunciato nei scorsi mesi, è l’impegno di Cinecittà nell’ampliare l’offerta museale. Il MIAC, il Museo italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, uno spazio che ospiterà esposizioni permanenti, mostre temporanee e laboratori didattici. Complementari al MIAC, in via di sviluppo anche una serie di attività di formazione rivolte ai giovani svolte in collaborazione con il CSC e altre istituzioni del settore. Confermata, inoltre, Cinecittà si Mostra, una delle attrazioni cinematografiche più importanti della Capitale, che vedrà nel 2018 un grande riallestimento curato da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Una delle innovazioni più importanti prevista per il 2018 si chiama Cinecittà Game Hub, un grande incubatore di ricerca e sviluppo pensato per il mondo videoludico. Un luogo realizzato all’interno del complesso di Cinecittà dedicato al mondo del videogioco dove, insieme a una scuola di formazione, sarà affiancato uno spazio di co-working per piccole-medie imprese di settore. L’Hub verrà concesso a un gestore privato che lo coordinerà confrontandosi costantemente con Luce-Cinecittà (il bando sarà a breve diffuso sui media e on line su www.cinecitta.com – Amministrazione trasparente).

Iniziano ufficialmente anche i lavori per i 100 anni dalla nascita di Federico Fellini. Istituto Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca di Bologna si uniscono per collaborare al restauro e alla ristampa, in pellicola e in formato digitale, dell’opera omnia del Maestro. In vista dell’anniversario che ricorre nel 2020, a partire dal 1 gennaio 2019 è previsto un percorso di anticipazioni, intitolato provvisoriamente Fellini 100. Un anno cadenzato da incontri, proiezioni e masterclass.

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