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Paradise, il film di Andrei Konchalovsky vincitore del Leone d’Argento alla 73° Mostra di Venezia, in sala dal 25 Gennaio con Ripley’s Home Video

“Paradise è una riflessione sul ventesimo secolo, pieno di grandi illusioni poi andate in fumo, sul pericolo di una retorica che veicola odio e sulla necessità per l’umanità di usare la forza dell’amore per sconfiggere il male”. (Andrei Konchalovsky). Il film vincitore del Leone d’Argento alla 73esima edizione della mostra di Venezia sarà in sala dal 25 Gennaio, distribuito da Ripley’s Home Video

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PARADISE

Leone d’Argento alla 73ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Un film scritto, diretto e prodotto da
ANDREI KONCHALOVSKY

Con Julia Vysotskaya, Cristian Clauss e Philippe Duquesne

Paradise racconta la storia dei tre destini di Olga, Jules e Helmut,
che si sono intrecciati nelle terribili circostanze della guerra.

Olga è un’aristocratica russa membro della resistenza francese,
Jules è un collaborazionista francese
ed Helmut un alto ufficiale delle SS, entrambi sensibili al suo fascino.

“Paradise è una riflessione sul ventesimo secolo, pieno di grandi illusioni poi andate in fumo, sul pericolo di una retorica
che veicola odio e sulla necessità per l’umanità di usare la forza dell’amore per sconfiggere il male”. (Andrei Konchalovsky)

Sinossi
Paradise racconta la storia dei tre destini di Olga, Jules e Helmut, che si sono intrecciati nelle terribili circostanze della guerra. Olga, aristocratica russa, emigrata e membro della Resistenza francese, viene arrestata dai nazisti perché aiuta dei bambini ebrei a trovare riparo durante un’incursione a sorpresa e mandata per punizione in una prigione dove incontra Jules, collaborazionista francese, che sta indagando sul caso. L’uomo è sensibile al suo fascino e, a quanto pare, sarebbe pronto ad alleggerirle la cattiva sorte in cambio di un rapporto sessuale. Ma le vicende prendono una piega del tutto inattesa e benché Olga acconsenta -pronta a tutto pur di evitare una crudele persecuzione -ben presto la sua speranza nella liberazione svanisce. Olga viene quindi portata in un campo di concentramento dove la sua vita diventa un vero inferno. Lì, con sua sorpresa, incontra Helmut, un altolocato ufficiale tedesco delle SS, che un tempo era perdutamente innamorato di lei e continua ad amarla. Fra loro si riaccende la vecchia fiamma e nasce una relazione contorta e distruttiva. Helmut decide così di mettere Olga in salvo e di progettare insieme a lei una fuga, prospettiva che la donna riteneva ormai quasi impossibile. Ma con l’andar del tempo e con l’avvicinarsi della sconfitta dei nazisti la percezione che Olga ha del Paradiso sta ineluttabilmente cambiando.

Il COMMENTO DEL REGISTA
La storia è piena di tragedie, di cui la maggior parte resta nelle nostre coscienze come errori che non potrebbero ripetersi nel presente. Uno dei momenti più terribili nella storia della nostra generazione è l’ascesa del nazismo e l’annientamento di milioni di ebrei e di coloro che non rientravano nell’immagine di un “ideale” “paradiso” tedesco. Queste atrocità hanno messo allo scoperto gli abissi della natura umana predisposta al male, e nonostante le vicende siano avvenute nel passato, lo stesso tipo di ideologia radicale e piena di odio appaiono ancor oggi, minacciando vite umane e la sicurezza di tante persone in tutto il mondo.

Paradise è una riflessione sul ventesimo secolo, pieno di grandi illusioni poi andate in fumo, sul pericolo di una retorica che veicola odio e sulla necessità per l’umanità di usare la forza dell’amore per sconfiggere il male.

Ciò che è successo è un avvertimento. Non si può permettere che gli orrori del passato cadano in oblio. Deve essere continuamente ricordato. E’ stato possibile che accadesse ed è possibile che accada di nuovo in ogni momento. Soltanto la conoscenza è capace di scongiurarlo. Il pericolo risiede nel non voler sapere, nella spinta a dimenticare, nello scetticismo sul fatto che tutto questo sia in realtà avvenuto..”. Il pensiero del filosofo tedesco Karl Jaspers è estremamente importante per definire l’idea portante del nostro film, Paradise, che è un appello a non dimenticare la verità, per quanto “sconfortante” o orrenda sia, per non tornare a compiere gli errori del passato.

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