Il film dura più di due ore e un quarto, e lui appare, si e no, venti minuti. Minuti pagati a peso d’oro, se si pensa che nel 1992 la Castle Rock Entertainment, la grande major americana che produsse il film, sborsò per la sua breve partecipazione ben cinque milioni di dollari. Ma mai ingaggio fu più proficuo, laddove Jack Nicholson, che nel film interpreta l’austero e autoritario colonnello dei Marines Nathan R. Jessep, regala una prestazione memorabile. I suoi sguardi, i tempi recitativi, la dizione ferma e precisa, nonché l’esplosione finale per un epilogo che lo vede al banco degli imputati, delineano una performance strepitosa che ben suggella la bontà complessiva di un film, Codice d’onore, che a fronte di un costo di 35 milioni ne incassò nell’anno della sua uscita ben 235.
A dirigere venne convocato un regista solidissimo come Rob Reiner, autore di grandissimi successi quali Harry ti presento Sally (1989) e Misery non deve morire (1990), che orchestra con maestria un’opera di ampio respiro, cui parteciparono, in veste di protagonisti, altri due immarcescibili divi, Tom Cruise e Demi Moore; a completare l’eccellente cast concorrono Kevin Bacon, Kiefer Sutherland e un giovanissimo Cuba Gooding Jr.
In occasione della ricorrenza del 25° anniversario Sony Pictures pubblica in home video un’edizione speciale del film contenente un blu ray e la versione in 4K, corredata da una sezione di contenuti speciali della durata totale di 48 minuti. Per la prima volta, dunque, si potrà visionare il celebre lungometraggio in maniera esemplare, potendo finalmente fare un’esperienza davvero appagante.
Vi ricordiamo brevemente la storia: un soldato rimane ucciso vittima di una punizione “esemplare” nel campo militare di Guantanamo, a Cuba. Due suoi commilitoni sono accusati di omicidio; il tenente Kaffee (Cruise), incaricato della difesa e considerato malleabile, si lascia convincere a poco a poco a indagare fino in fondo sulle responsabilità del comandante del campo, il colonnello Nathan R. Jessup (Nicholson). Durante il processo emergono delle verità inquietanti.
Insomma, sono presenti tutti gli ingredienti per la messa in scena di una vicenda appassionante che, nonostante la non breve durata, non annoia mai, anzi, più si assiste all’evoluzione dei fatti più aumenta il desiderio di venire a conoscenza dell’epilogo, in cui, al di là degli scontri personali tra i personaggi, si trovano a confliggere due etiche: quella militare che nell’intento di salvaguardare il superiore interesse della patria non esita a sacrificare coloro che potrebbero metterla a repentaglio; l’altra, quella dello stato di diritto che, invece, non può tollerare che i singoli vengano sacrificati sull’altare di una presunta ragione di Stato. L’universalità del tema trattato rende Codice d’onore un film esemplare, in cui una sicura regia e gli straordinari interpreti donano al pubblico la possibilità di godere di una grande narrazione.
Si consiglia, dunque, l’acquisto della nuova edizione che, chi scrive ne è persuaso, davvero non può essere mancata.
